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venerdì, 03 Maggio 2024
  • Lo studio di Philovocs: il terremoto quando si è al volante

    Recentemente, purtroppo, l’Italia è stata vittima di numerose scosse sismiche le quali, avendo natura imprevedibile, possono causare enormi danni come già avvenuto.

    Il Philovocs (Philippine Institute of Volcanology and Seismology) ha redatto uno studio che racchiude le migliori pratiche da effettuare quando si è al volante in caso di terremoto.

     

    • Per prima cosa non bisogna cedere al panico: azioni sconsiderate, difatti, possono provocare danni non solo alla propria persona, ma anche a terzi in caso ci si trovi su strade trafficate, o peggio ancora in autostrada quando le velocità sono elevate;

     

    • Qualora possibile, bisogna valutare l’entità della scossa (tenendo conto della misurazione su scala Richter) poiché questa ha risultati diretti sulla tenuta su strada del veicolo: se il terremoto si aggira entro il quinto grado l’auto non è direttamente influenzata, se invece è pari o superiore al quinto grado l’auto scivolerà sul manto stradale (la sensazione sarà simile a quando si ha una gomma bucata;

     

    • Appena possibile bisogna interrompere il tragitto e fermare la macchina, possibilmente lontano da punti critici come ponti o passaggi sopraelevati, alberi e lampioni. E’ da evitare anche la sosta in corsia di emergenza per non intralciare i mezzi di soccorso, non appena il veicolo è fermo bisogna spegnere il motore e dopo aver azionato il freno a mano aspettare la fine del terremoto;

     

    • E’ utile, anzi fondamentale, informarsi riguardo gli avvenimenti tramite radio e app sul proprio smartphone. Le tecnologie di geolocalizzazione infatti consentono a chi consulta il dispositivo, di avere informazioni riguardanti le immediate vicinanze;

     

    • Abbandonare l’auto solamente quando il pericolo è passato;

     

    • Avere l’auto attrezzata del necessario, difatti quest’ultima può benissimo fungere da rifugio post scossa.

     

    Inforicambi, e tutto il suo team, vuole infine esprimere solidarietà alle popolazioni colpite direttamente dalle scosse sperando che il tempo della ricostruzione giunga presto.

    A cura di: Massimo De Vivo

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