Stellantis non parte bene in questo primo trimestre del 2024.
Il Marchio italo-francese-statunitense in Borsa si muove al ribasso, scivolando del 3,74% sui valori precedenti. A pesare sulle azioni di Stellantis, contribuiscono i conti di questi primi 3 mesi del 2024, considerati tanto deboli da destare preoccupazione tra gli analisti.
Gli addetti ai lavori infatti, si sono espressi con downgrade. E’ il caso di Mediobanca Research che ha tagliato il giudizio da outperform a neutral (target price 24 euro); di Nomura che ha rivisto il target price da 27 a 24 euro, mentre Citi ha confermato la raccomandazione neutral e il target price a 22 euro.
Stellantis: ricavi del primo trimestre 2024, inferiori alle attese
Anche Intermonte non intravede spiragli. I ricavi del primo trimestre sono stati inferiori alle attese – fa sapere – con indicazioni sui prossimi trimestri che suggeriscono che le tendenze saranno peggiori di quanto ipotizzato in precedenza».
Alla luce di questo scenario, Intermonte conferma la raccomandazione sul titolo a neutral mentre il target price «è sceso da 23,7 a 21,2 euro, riflettendo stime più basse e il pagamento dei dividendi, in parte compensati da multipli più alti.
E’ chiaro che lo scenario tecnico visto a una settimana del titolo rispetto all’indice FTSE MIB, evidenzia un rallentamento del trend della casa automobilistica rispetto al principale indice della Borsa di Milano.
Ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.
Il dominio dei ribassisti alimenta dunque le attese negative per la prossima sessione, ma il Gruppo, da parte sua spiega questa situazione con minori volumi, effetti cambio valutari e mix sfavorevoli, in parte controbilanciati da prezzi in tenuta.
In flessione anche le consegne consolidate a 1 milione 335mila unità: -10%. Una decrescita, pero, precisa Stellantis, che riflette le azioni sulla produzione e sulla gestione dello stock in preparazione dell’arrivo dei nuovi prodotti nel secondo semestre 2024.
Il confronto va fatto, secondo Stellantis, con il primo trimestre 2023 in cui le consegne erano invece cresciute per la ricostituzione delle scorte presso la rete dopo un periodo prolungato di limitazioni nelle forniture.
Lo stock complessivo di veicoli nuovi di 1 milione 393mila unità al 31 marzo 2024 riflette un miglioramento del livello e della struttura rispetto a dicembre 2023.
Le vendite ai clienti finali sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente, con una crescita in Medio Oriente e Africa (+ 23% anno su anno) e in Europa allargata (+ 6% anno su anno).