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sabato, 27 Aprile 2024
  • Mia amata auto, se ti ammali mi prenderò cura di te

    Se la Svezia, secondo il Car Cost Index 2016 di LeasePlan, detiene il primato del Paese più caro d’Europa per quanto attiene ai costi della manutenzione, l’Italia non è da meno. Da un recente studio Eurostat sui consumi delle famiglie nell’Ue riferiti al 2015, siamo nello scenario internazionale tra i primi posti per le spese collegate al mantenimento dell’automobile. Tra benzina e riparazioni tocchiamo il 7,5 per cento: livello superiore ad una media europea che si attesta al 6,5 per cento. Se, in Europa, è tra le più alte la percentuale di spesa, quella per l’acquisto di una vettura è, di contro, una delle più basse rispetto alla media europea. Il dato, a nostro avviso, va analizzato sotto una doppia lettura. Innanzitutto l’anzianità del parco circolante che genera un ricorso sempre più frequente all’officina: oggi, come si sa, aperta al libero mercato, potendo scegliere tra l’autoriparatore della rete autorizzata e quello indipendente. L’altro, più che un commento ai dati, è un consiglio. Se le spese manutentive sono care e incidono sul bilancio dell’economia familiare, è necessario che l’automobilista scelga con la giusta cura ed attenzione le mani del meccanico a cui affidare la propria vettura. Un argomento già trattato e discusso più volte su Inforicambi. Ma che risulta evergreen. Forse la linea di demarcazione sta nel richiedere sempre un preventivo dell’intervento da svolgere in modo tale che l’automobilista abbia la giusta contezza della quantità e della qualità del lavoro che si andrà a fare. Documento, tra le altre cose, utile anche per il meccanico perché, se sottoscritto, lo tutela, vincolando il consumatore finale al pagamento dell’intervento manutentivo.

    Stef.Belf

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