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mercoledì, 24 Aprile 2024
  • Come si sceglie un’officina meccanica?

    Lo dicevamo qualche giorno fa sulle colonne di Inforicambi. E’ tutta una questione di feeling! . La fiducia (crearla e preservarla nel modo più corretto e professionale) rappresenta il pasto principale di cui deve nutrirsi la competitività dell’officina indipendente nel rapporto che sussiste tra autoriparatore e automobilista.  A confermarlo è anche un sondaggio di settore che il blog Autofficina Sicura ha condotto di recente, interrogando un ampio panel di automobilisti che cercano un meccanico online. Un dato che emerge con grande eloquenza è il criterio con cui si sceglie un’officina meccanica: nel 63 per cento dei casi gli intervistati affermano di rivolgersi al proprio meccanico di fiducia da cui si servono da anni.

    La fiducia, dunque, dicevamo. Che si esplica in un intervento di riparazione professionale, chiaro e celere e nel rapporto qualità-prezzo virtuoso (molti, nell’inchiesta, si lamentano dei prezzi salati presentati dalle officine autorizzate allorquando hanno portato nel concessionario il proprio veicolo per il tagliando). Così si rafforza il legame tra il possessore d’auto e l’officina indipendente.

     

    Questione preventivo

    Bisogna stare attenti anche ai casi di preventivi molto bassi dove, eventualemente, non si conoscono i ricambi che veranno montati. Ed in questo caso come ci si comporta? Per il report di Autofficina Sicura, la metà degli intervistati ha risposto dicendo che “cerca qualcuno che gli mostri e che gli spieghi come vengono scelti i ricambi da sostituire, cosa sono i codici e come si decretano i tempi di manodopera così da pagare il prezzo giusto senza inficiare la qualità dell’intervento”.

    Ovviamente ci sentiamo di non fare di tutta un’erba un fascio. E’ vero, le insidie e fregature sono dietro l’angolo. Ma c’è anche l’altra faccia delle medaglia. Una moltitudine di meccanici bravi che sanno fare il loro mestiere con correttezza e competenza da vendere. Su questi bisogna puntare per dare linfa vitale alla catena dell’aftermarket indipendente. Sugli altri sarebbe necessario ‘lavorare’ per correggere il tiro nella giusta direzione. 

    Stefano Belfiore

     

     

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