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martedì, 30 Aprile 2024
  • Il Codacons vuole abolire l’obbligo per l’Rc auto

    Il prezzo delle tariffe Rc aAuto continua ad aumentare? Il Codacons non ci sta e scende in campo per la difesa dei proprietari di auto e propone un provvedimento drastico: l’abolizione dell’obbligo della responsabilità civile per tutti i guidatori italiani. Sono diverse le associazioni dei consumatori che continuano a ricevere migliaia di denunce di automobilisti colpiti dei continui rincari. Il Codacons con questa proposta a voluto riportare l’attenzione su un tema che riguarda tutti i guidatori e che nell’ultimo periodo è diventato una sorta di chiodo fisso per le unioni dei consumatori.

    La questione è drammaticamente semplice – ha dichiarato a più riprese il presidente del Codacons Carlo Rienzi – gli aumenti sono assolutamente indiscriminati in questo comparto assicurativo e ci sentiamo un po’ impotenti. Da una parte gli automobilisti sono obbligati a stipulare una polizza per la loro macchina, dall’altra ci sono le compagnie assicurative che fanno quello che vogliono fissando i prezzi come pare loro senza il benché minimo vincolo. Gli utenti sono ormai in una vera e propria condizione di schiavitù, e togliere l’obbligo sarebbe un provvedimento opportuno.

    Il Codacons ha presentato la settimana scorsa una denuncia all’Isvap, sulla base delle migliaia arrivate alla associazione stessa. Una raffica immane di aumenti confermata da Quattroruote e dal suo Libretto rosso delle assicurazioni fresco di stampa e creato in associazione proprio con Assicurazione.it. In base a un’analisi condotta su 19 mila tariffe, l’impennata dei premi per l’ RC Auto si aggira intorno al 25%. 

    Un dato che è senza dubbio figlio di uno scenario disomogeneo: se le compagnie cosiddette dirette, vale a dire quelle con cui si può sottoscrivere la polizza per via telefonica o via internet, contengono il rincaro medio del 17,3%, quelle tradizionali fanno segnare un esponenziale +28,7%.

    Anche tra le varie zone d’Italia ci sono nette discrepanze. A Napoli, ad esempio, si sono registrati aumenti fino al 170%: un gruppo del settore è arrivato alla cifra record di 6183 euro in un anno per assicurare una singola auto. 

    Da Bari a Palermo, da Genova a Milano, sono tante le grandi città dove la mannaia dei rialzi ha colpito duro. Si salva solo, e poco, il Centro Italia: a Roma gli aumenti sfiorano l’11%, a Firenze e Bologna si aggirano intorno al 16%.

    Dati infinitamente più contenuti rispetto ad altre zone d’Italia: il Sud, in particolar modo, vede tante città che hanno un rialzo medio dei premi che si aggira intorno al 50%. Le vittime sacrificali di questa realtà sono in genere gli automobilisti più giovani (fino ai 28 anni): al Sud addirittura gli aumenti per i patentati in età verde non scendono quasi mai sotto il +20%, mentre al Nord l’aumento medio per questa fascia si aggira intorno al + 17%.

    L’Isvap, istituto che vigila sulle assicurazioni private e regola l’attività del Broker assicurativi, dal canto suo, ha replicato al Codacons. Le compagnie hanno piena libertà sulle tariffe, ma gli illeciti vengono puniti con multe notevoli. Comunque stiamo lavorando per far sì che questi incrementi si arrestino. Il primo progetto a cui le commissioni tecniche hanno intenzione di lavorare è il bonus-malus, sistema da rivedere sensibilmente in quanto comporta delle compensazioni che prestano il fianco a casi di speculazione che poi, in sostanza, si traducono quasi sempre negli aumenti di cui sopra. 

    Nonostante i rincari sono tanti i consumatori che non si scoraggiano e cercano di risparmiare utilizzando il Web per confrontare i preventivi delle assicurazioni on line: secondo una recente indagine di Assicurazione.it, broker assicurativo on line, sono circa un milione e mezzo gli italiani che hanno sottoscritto l’Rc auto dopo aver consultato un comparatore online.

                                                                                     30/11/2010
                                                                                     ilGiornale.it

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