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domenica, 05 Maggio 2024
  • Febbraio in picchiata per il mercato europeo dell’auto (-10,2%)

    Altro tonfo a febbraio per il mercato europeo dell’auto. Secondo i dati diffusi da Acea, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea, le immatricolazioni totalizzate nel mese sono 829.359: il 10,2 per cento in meno rispetto a febbraio 2012. Nel primo bimestre 2013, i volumi complessivi si attestano a 1.748.071 unità, con una contrazione del 9,3 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Neanche a febbraio l’Europa dell’auto intravede l’uscita dal tunnel, anzi, – si legge nella nota stampa – si aggrava ancora il trend negativo iniziato a ottobre 2011. Tra i maggiori mercati occidentali, infatti, solo il Regno Unito conferma la sua performance positiva (+7,9%), mentre Germania (-10,5%), Francia (-12,1%) e Italia (-17,4%) confermano una contrazione a due cifre. La Spagna risulta in calo del 9,8 per cento, pur contando sul sostegno del secondo piano di incentivazione al mercato negli ultimi due anni.

     

    Un eventuale miglioramento dell’andamento del mercato nella seconda parte dell’anno, dipenderà da quanto i Governi dei Paesi più colpiti dalla crisi, e l’Italia è tra questi, riusciranno a recuperare competitività e a risollevare il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, attualmente ancora minato da molti elementi di incertezza, come l’instabilità politica della nostra Penisola e la mancanza di una concreta roadmap di ripresa. L’industria automotive del nostro Paese ha fortemente bisogno dell’avvio in tempi rapidi di un piano di politica industriale che ne rilanci la competitività e impedisca il disfacimento del tessuto delle piccole imprese, che genererebbe ulteriori pesanti ricadute occupazionali in un mercato del lavoro in cui il tasso di disoccupazione è già all’11,7 per cento secondo i dati Istat riferiti a gennaio 2013. E’ necessario che il prossimo Governo ponga al centro della propria agenda interventi urgenti in questa direzione”.


    Analizzando l’andamento dei singoli maggiori mercati, l’Italia, con 108.419 immatricolazioni (-17,4%), accusa la quindicesima flessione consecutiva a doppia cifra, con volumi di poco inferiori a quelli di trent’anni fa (febbraio 1983 aveva chiuso a 110.240 unità immatricolate). Infine, le marche italiane hanno registrato, in Europa, 55.985 immatricolazioni nel mese (-15,7%) con contrazioni a due cifre per tutti i brand. Eccetto il marchio Fiat che contiene la flessione al 6,7 per cento. Nel primo bimestre 2013, i volumi immatricolati ammontano a 117.067 unità (-14%). Anche in questo caso, flessioni a doppia cifra per tutti i brand ad eccezione di Fiat che chiude a meno 5,3 per cento.
     

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