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Tra fantascienza e tecnologia. La nuova ambiziosa sfida annunciata da Microsoft, è guidata da due studiosi, Eric Horvitz del centro di ricerche di Microsoft a Redmond e Kira Radinsky del Technion-Israel Institute. Il nome del software che sarebbe in grado di prevedere il futuro è “Mining the Web to Predict Future Events”. Ma in cosa consiste? Nel web circolano una serie innumerevole di dati, provenienti dai più vari e disparati settori. La capacità di questa innovazione, oppure per meglio dire invenzione rivoluzionaria, sarebbe quella di incanalare tutti questi dati in un unico contenitore e immagazzinando, catalogando e combinando grandi quantità di informazioni disponibili, darebbe vita a delle previsioni sul futuro. In pratica, il cervello informatico che stanno costruendo, dopo aver condotto un’accurata analisi sulle banche dati del New York Times, di Wikipedia e di altri organi d’informazione, sarebbe in grado di risucchiare e amalgamare tutto, in modo tale che le informazioni raccolte, diventino vittime di un complesso algoritmo che le analizza, le studia e le combina fra di loro. Dal risultato di questo processo, nascerebbe una proiezione di un probabile futuro. A quando raccontano gli studiosi, non sarebbe poi così probabile, ma reale, quasi certa la previsione, visto che i test condotti fino ad oggi, hanno dato dei riscontri molto positivi, in tempi brevissimi e con un margine di errore molto ridotto. Questo potrebbe significare che se l’invenzione dovesse rivelarsi esatta, si potrebbero incominciare a prevedere epidemie in paesi sottosviluppati, prevenire attacchi terroristici o conflitti tra Nazioni, inflazioni economiche e tanto altro ancora. Le potenzialità di un software del genere, sono sicuramente molteplici, dai campi di applicazione ai punti di vista commerciali. Tra scetticismo e curiosità, cresce l’attesa, ma delle domande sorgono quasi spontanee. Sarà strumentalizzato dai potenti del mondo? In che modo verrà utilizzato?. Staremo a vedere.
FONTE:blizquotidiano.it
