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mercoledì, 08 Maggio 2024
  • Frizioni ad azionamento idraulico, come fare lo spurgo del circuito

    Spurgo frizioni

    Le frizioni ad azionamento idraulico temono le bolle d’aria

    Anche se l’elettrificazione dei servizi di bordo si diffonde sempre di più, le frizioni ad azionamento idraulico continuano ad essere molto diffuse nei veicoli, accomunate dall’uso di un fluido insieme ai servosterzi idraulici/elettroidraulici e ai sistemi frenanti. Il fluido di azionamento di tutti questi impianti dev’essere privo di bolle d’aria per funzionare correttamente ed è quindi importante sapere come fare lo spurgo del circuito. I liquidi sono considerati incomprimibili ma l’aria può essere ‘schiacciata’ facilmente e quindi la forza (si parla di centinaia di chili) che deve arrivare al pistoncino che sposta la molla a diaframma viene grandemente ridotta. In questa evenienza le frizioni ad azionamento idraulico possono evidenziare sintomi quali cambiamenti nella corsa del pedale, difficoltà nel disinnesto e percezione imprecisa del punto di azionamento. I sistemi di disinnesto idraulici devono pertanto essere spurgati (ventilati) secondo le istruzioni del costruttore del veicolo.

    Come sono fatte le frizioni ad azionamento idraulico

    I sistemi che movimentano le frizioni ad azionamento idraulico prevedono essenzialmente un cilindro di comando, azionato dal pedale, e uno di disinnesto che agisce sul reggispinta. Il cilindro di comando e quello di disinnesto hanno aree diverse (il secondo ha una superficie maggiore) in modo da moltiplicare la forza applicata sul pedale, seguendo il principio del torchio idraulico usato anche nei sistemi frenanti. La pressione creata dal cilindro principale viene portata a quello di disinnesto da tubazioni dedicate e questo ha dei vantaggi rispetto al cavo flessibile perché riesce a gestire distanze maggiori e percorsi complicati. I sistemi usati nelle frizioni ad azionamento idraulico si differenziano per esempio per i cilindri di comando, che possono essere dotati di un serbatoio separato per il fluido di lavoro o possono essere alimentati da un serbatoio di compensazione. I cilindri di disinnesto possono agire su un sistema di leve che spinge su un cuscinetto reggispinta convenzionale o configurarsi come reggispinta idraulici che azionano direttamente lo spingidisco. In questo caso si utilizza anche l’abbreviazione CSC (Concentric Slave Cylinder).

    Lo spurgo delle frizioni ad azionamento idraulico

    Per ventilare le frizioni ad azionamento idraulico occorre utilizzare solo fluidi approvati dal costruttore del veicolo e operare nella massima pulizia perché anche piccole impurità possono danneggiare le tenute dei cilindri. Si inizia asportando il coperchio di chiusura del cilindro di comando o del serbatoio di compensazione e collegando il dispositivo di spurgo con il giusto adattatore. Si mette poi in pressione l’impianto idraulico (Sachs consiglia un massimo di 2 bar) e si collega alla vite di spurgo (nipple) un tubo trasparente che scarica in un recipiente di raccolta. Si apre poi la vite di spurgo facendo defluire il fluido fino a che nel liquido nel tubo non siano più presenti bolle d’aria: a questo punto è possibile richiuderla. Si potrà poi scaricare la pressione dal dispositivo di spurgo e rimuovere l’adattatore dal cilindro di comando o dal serbatoio di compensazione, controllando e se necessario ripristinando il livello di fluido. Dopo aver riposizionare il coperchio del serbatoio la lavorazione è finita: azionando più volte il pedale della frizione si può verificare il corretto disinnesto e il ritorno spontaneo alla posizione di

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