Oltre 173mila entrate previste dalle imprese dell’industria e dei servizi, monitorate dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, 9.200 in più rispetto alle assunzioni previste lo scorso anno. L’aumento delle entrate, però, non compenserà le uscite attese nel periodo (295mila), determinando una perdita di quasi 122mila posti di lavoro nel settore privato, 25mila in meno, comunque, di quelli previsti nel trimestre finale del 2013. Il 15,3 per cento delle oltre 173mila entrate di personale previste dalle imprese per il trimestre finale del 2014 saranno destinate a lavoratori inquadrati con contratti a tempo indeterminato; il 52,7 per cento ai contratti a termine ed il 4,6 per cento all’apprendistato. Nel suo complesso, il lavoro subordinato dovrebbe registrare un incremento del 3,3 per cento rispetto al quarto trimestre 2013 per effetto di un deciso innalzamento dei contratti a termine del 13,1 per cento da un anno all’altro, pur a fronte di un decremento dei contratti a tempo indeterminato e di apprendistato (pari rispettivamente al -9,6% e al -7%) che le imprese hanno programmato di utilizzare per le nuove assunzioni. In aumento anche le forme contrattuali “autonome” (28.200 tra ottobre e dicembre 2014, il 16,3% del totale) con una crescita del 22,7% dei contratti a progetto (che saranno 18.900) e del 9,5% delle altre forme di lavoro atipico (partite Iva e lavoratori occasionali) per complessive 9.200 unità.
Aumenta la domanda di lavoro del terziario, si riduce ancora quella dell’industria
La crescita della domanda di lavoro si deve unicamente al settore terziario che, con 127.150 lavoratori complessivi in ingresso mette a segno un aumento tendenziale del 9,7 per cento, pari a oltre 11.200 unità. Contemporaneamente le uscite su base annua si riducono del 6,5 per cento, consentendo un miglioramento del saldo da -104mila a -78.600 posti di lavoro. Su quest’ultimo hanno un peso rilevante le attività di alloggio e ristorazione, che dovrebbero ridurre di 55.600 unità la propria forza lavoro. Nessun segno di inversione di tendenza si osserva invece nel settore industriale, le cui entrate totali su base annua si riducono del 4,3 per cento mentre le uscite calano dell’1,3 per cento rispetto al quarto trimestre 2013, determinando così un saldo non solo negativo, ma anche peggiore di quello registrato lo scorso anno (da -42.200 a -43.100 unità). Questi andamenti sono determinati soprattutto dal comparto delle costruzioni (-14.600 unità circa).
Territorio: in affanno prima di tutto il Mezzogiorno. Cresce il lavoro in Trentino Alto-Adige
A livello territoriale, il maggior numero di assunzioni dirette da parte delle imprese (sono esclusi gli interinali e le forme contrattuali autonome) dovrebbe registrarsi nel Nord-Est (39mila), seguito dal Nord-Ovest (quasi 38mila). Nel Mezzogiorno le imprese invece prevedono di assumere 30.400 persone e al Centro 20.400. Considerando le contemporanee uscite programmate, il saldo atteso nelle diverse macro-ripartizioni registra nel Sud i valori peggiori (-44mila unità la differenza tra entrate e uscite). Mentre le altre aree si manterranno al di sotto delle 30mila unità in meno.
MOVIMENTI OCCUPAZIONALI PREVISTI DALLE IMPRESE
NEL IV TRIMESTRE 2014 PER REGIONE
|
Movimenti previsti |
||
Entrate |
Uscite |
Saldo |
|
(v.a.) |
(v.a.) |
(v.a.) |
|
|
|
|
|
PIEMONTE |
13.330 |
17.850 |
-4.520 |
VALLE D'AOSTA |
1.620 |
1.570 |
50 |
LOMBARDIA |
33.240 |
49.000 |
-15.750 |
LIGURIA |
4.820 |
9.480 |
-4.660 |
TRENTINO ALTO ADIGE |
14.270 |
11.100 |
3.170 |
VENETO |
16.950 |
28.560 |
-11.610 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
4.330 |
6.410 |
-2.080 |
EMILIA ROMAGNA |
14.350 |
27.120 |
-12.770 |
TOSCANA |
9.460 |
20.570 |
-11.110 |
UMBRIA |
2.270 |
4.300 |
-2.030 |
MARCHE |
4.130 |
9.730 |
-5.590 |
LAZIO |
13.860 |
23.870 |
-10.010 |
ABRUZZO |
4.330 |
7.460 |
-3.130 |
MOLISE |
660 |
1.230 |
-570 |
CAMPANIA |
11.340 |
23.580 |
-12.240 |
PUGLIA |
7.390 |
16.590 |
-9.200 |
BASILICATA |
1.070 |
2.590 |
-1.520 |
CALABRIA |
3.360 |
6.580 |
-3.220 |
SICILIA |
8.550 |
18.090 |
-9.530 |
SARDEGNA |
3.950 |
9.350 |
-5.400 |
|
|||
NORD OVEST |
53.000 |
77.890 |
-24.890 |
NORD EST |
49.900 |
73.190 |
-23.290 |
CENTRO |
29.720 |
58.460 |
-28.740 |
SUD E ISOLE |
40.660 |
85.470 |
-44.810 |
TOTALE ITALIA |
173.280 |
295.000 |
-121.730 |
I valori assoluti sono arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori.
Fonte: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2014