Milano, 22 nov – La crescita del mercato dell’auto cinese sta generando molti profitti per i costruttori europei, ma porta con se’ anche alcuni rischi. Lo sottolinea uno studio di Moody’s sul settore. "Pur non prevedendo un periodo di crisi del mercato cinese – sottolinea Moody’s – riteniamo che potrebbe essere utile per gli investitori nel settore automobilistico europeo valutare, a livello teorico, possibili scenari di perdita". Le case europee nel 2010 hanno venduto circa il 15% della loro produzione in Cina, ma l’importanza del mercato di Pechino varia a seconda dei gruppi. "Se si dovesse verificare una temporanea battuta di arresto nelle vendite da parte di costruttori europei in Cina, Moody’s prevede che cio’ inciderebbe soprattutto sui profitti di Volkswagen, Bmw, Daimler e Peugeot" questo perche’ una percentuale significativa della loro produzione totale di veicoli viene venduta sul mercato cinese. Al contrario, Fiat non subirebbe grandi ripercussioni dal momento che realizza su quel mercato vendite poco significative. In ogni caso anche per quel che riguarda Volkswagen, Bmw, Daimler e Peugeot "i rating attuali potrebbero resistere a un ribasso del 25% delle vendite in Cina di queste aziende".
22 Novembre 2011
corriere.it
