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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Dicra Automotive: qualità per vincere il mercato

    DI STEFANO BELFIORE


    Spesso in un mercato competitivo è la qualità a far la differenza. Anzi è così che si costruisce una buona brand reputation. Ma cosa vuol dire qualità? Cosa vuol dire per un’azienda soddisfare questo requisito? Lo spiega al nostro giornale Dario Salvagno (nella foto), chief operating officer di Dicra Automotive: impresa distributrice di ricambi per auto. Una ricetta virtuosa, quella dell’azienda vicentina, che mixa diversi ingredienti: da una policy commerciale trasparente al rispetto della catena di distribuzione fino ad un’inclinazione manageriale volta a risolvere i problemi tipici dell’area d’affari. Con Dicra, prosegue il viaggio di Inforicambi fra le aziende dell’aftermarket internazionale: interviste frutto di una stretta relazione fra il nostro giornale ed i produttori di settore.

     

    Il 2013 non si apre sotto i migliori auspici per il mercato europeo dell’automobile. Secondo gli ultimi dati Acea, la domanda di nuove auto è diminuita del 8,7 per cento, raggiungendo il minimo storico registrato per il mese di gennaio dall’inizio del 1990. A suo avviso, come s’inverte la rotta per un rilancio del settore?


    L’acquisto dell’auto rappresenta uno degli investimenti più rilevanti che una famiglia deve sostenere. E in questo periodo di recessione economica tali spese sono regolarmente rimandate. Un rilancio del settore dell’auto non può che partire da un rilancio dell’economia in generale che permetta alle famiglie di avere più disponibilità economica nell’immediato e di guardare al futuro con fiducia.


    In un contesto attuale non facile, Dicra Automotive che traguardi ha intenzione di raggiungere per quest’anno appena iniziato?


    Normalmente il settore del ricambio è anticiclico e il mercato cresce quando l’economia si ferma. La crisi attuale ha, però, sovvertito questa regola. Dicra punta nel 2013 a mantenere le posizioni del 2012, continuando a proporsi come specialista elettrico di riferimento nel mercato italiano.


    Qualità dei materiali, dei prodotti, dell’offerta e del servizio. Su questo mix di valori si basa, essenzialmente, il vantaggio competitivo della vostra azienda. Dal 1999 ad oggi, questi benefit che obiettivi vi hanno fatto raggiungere nel comparto dei ricambi per auto?

     

    Al di là della crescita di fatturato e di dimensioni, l’obiettivo vero è che l’azienda è ormai ben riconosciuta sul mercato nazionale, grazie anche ai prodotti a marchio Dicra lanciati nel 2003. I nostri clienti, inoltre, si fidano di noi perché sanno che la nostra politica commerciale è trasparente. Sanno che rispettiamo la catena di distribuzione, che vogliamo garantire i giusti margini a tutti gli attori ed infine che il management è sempre disponibile a risolvere i problemi che inevitabilmente si creano in un mercato così competitivo.


    Essere attenti ai cambiamenti del mercato è un altro punto di forza che contraddistingue il volto aziendale di Dicra. Nel 2003, l’impresa ha, infatti, dato vita ad una nuova gamma di prodotti a marchio aziendale. Perché questa policy manageriale in quella determinata fase storica?


    Nei 5 anni di vita precedenti, l’azienda si era imposta come un distributore di materiale elettrico su tutto il territorio nazionale. Ed i tempi erano maturi per affermare sul mercato anche il marchio Dicra, assieme a quelli già distribuiti. Questa scelta ha dato la possibilità all’azienda di agire anche a livello di prodotto e prezzo, quindi di modificare la politica commerciale dei prodotti a proprio marchio. Uno sforzo notevole, economico, di ricerca e sviluppo e di marketing che però sul lungo periodo ha premiato. Oggi l’azienda è riconosciuta soprattutto per i prodotti a proprio marchio, come ad esempio le lampadine per auto e le spazzole. Ma anche per i prodotti Dicra Electronics, che sono apparsi sugli scaffali della Gdo sin dal 2005 e che rappresenta l’altra business unit dell’azienda, al quale la proprietà crede molto.

    Senza innovazione di processo e di prodotto non c’è crescita economica. Quanto il driver della tecnologia conta per essere competitivi nel mercato dei ricambi?


    L’innovazione tecnologica è fondamentale, sia per il prodotto sia per il servizio. In effetti nel ricambio l’innovazione arriva qualche tempo dopo rispetto al mercato Oe. Ma essere i primi ad introdurla nell’Afm riveste una grande importanza. Per quanto riguarda il servizio, e-commerce, siti internet e listino elettronico hanno sostituito le vecchie copie commissioni ed i cataloghi cartacei. Anche quest’anno, l’azienda investe in queste tecnologie, online ed offline, affiancandole talvolta a quelle più tradizionali. Il fine è sempre quello di offrire ai propri clienti la possibilità di trovare sempre il prodotto che cercano in maniera veloce, efficiente ed efficace, scegliendo il metodo che ognuno ritiene più opportuno per la propria azienda.

     

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