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domenica, 19 Maggio 2024
  • iCud è il primo robot-bambino ricoperto di pelle

     

    Se fossimo in un film di Hollywood non sarebbe grande novità. Ma siamo in Italia e a presentare iCud, il prototipo del primo robot-bambino con un organo di senso (tatto), è l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova. Uno dei suoi "papà", Giulio Sandini dell'Iit, nel convegno sulle Nanoscienze organizzato a Roma presso l'università Sapienza, dalla Fondazione Veronesi per il progresso delle scienze, ha dichiarato che il piccolo iCub ha fatto un passo avanti nella sua capacità di esplorare il mondo. Potrà crescere, imparare, toccare e sentire come un bambino vero. E’ alto 104 centimetri, pesa 22 kg ed è un robot androide dall’estetica di un bimbo di 3 anni. "Adesso iCub ha una pelle artificiale che dà la sensazione del tatto", ha detto Sandini. La pelle può essere colorata e finora ne sono state sperimentate più versioni: in bianco, nero, rosso, giallo e blu. "Non c'é una regola: abbiamo scelto il colore del robot come si sceglierebbe la carrozzeria di un'automobile".

     

    Per Sandini "é ancora una soluzione basata sulle tecnologie attuali, ossia con sensori simili a quelli che si trovano sugli schermi dei telefonini. Abbiamo trasformato queste tecnologie per fare coperture soffici e flessibili". I sensori sono rivestiti con un materiale simile al silicone e quindi resistente ai colpi. Questo è solo il primo passo. Sempre in Italia, l'Iit sta esplorando in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) la possibilità di dare a iCub una pelle del tutto innovativa: "sarà basata su un'elettronica flessibile, che permetta di installare dei transistor in un materiale flessibile". Il progetto è appena agli inizi e per dare al robot la sua nuova pelle hi-tech saranno necessari cinque o sei anni.

     

    FONTE: voceditalia.it
     

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