Lui si chiama Owen Campbell Moore e ha soli 21 anni.
Alla sua genialità si ascrive la paternità di Secreetbook, un'estensione di Google Chrome che permette di nascondere messaggi di 140 caratteri all'interno delle immagini pubblicate su Facebook. Semplici parole che poi possono essere decodificate attraverso una password.
Il funzionamento di Secretbook avviene modificando il colore di un pixel in una serie di immagini, che analizzate conoscendo a priori la chiave di lettura, compongono un messaggio. Ciò che differenzia Secreetbook da altre tecniche simili, è che il giovane studente ha inserito nella sua estensione lo stesso algoritmo che Facebook usa per comprimere e formattare le immagini.
Evitando quindi che il messaggio segreto contenuto nella jpeg non cambi, come cambierebbe se fosse caricato e poi lasciato all'ottimizzazione dei codici di Facebook. In questo modo, il social network non interviene sulla foto e il messaggio segreto rimane intatto.
Owen, che studia informatica a Oxford, ha realizzato l’estensione in due mesi, come progetto universitario, ma sembra essere andato oltre le aspettative. Riuscendo a concepire un metodo non proprio lineare attraverso cui nascondere informazioni nei milioni di immagini che vengono caricate su Facebook ogni minuto. Un sistema che, dati i tempi che corrono, presenta però, non pochi rischi per la sicurezza. Il timore, infatti, è quello che potrebbe essere utilizzato da malintenzionati e terroristi per comunicare. Il mondo del crimine utilizza già sistemi digitali impensabili per comunicare, come ad esempio i giochi tipo Scarabeo online, che vengono usati per comporre parole. Secretbook potrebbe essere visto, dunque, un comodo strumento in più. Ma il giovane Campbell si dice sereno e dichiara di non temere questi tipi di scenari perché il suo sistema "non è perfetto".
FONTE: Repubblica.it
