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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Revisione: in Italia più automo sottoposte al controllo

    Tra gennaio e aprile 2016 le revisioni auto sono state 4.928.000: 269mila  unità in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Il dato emerge dall’ultimo studio condotto dall’Osservatorio Revisione Veicoli. Il Centro Studi, fondato da Andrea da Lisca, evidenzia come parte di questo incremento (55mila revisioni) già era stata prevista ad inizio anno dai modelli matematici dell’Osservatorio. Ed è, in pratica, la differenza tra i veicoli attesi in prima revisione e quelli che dovrebbero fare la revisione e che, invece, si stima vengano radiati. “Trattandosi di stime – si legge in una nota stampa – un range di oscillazione è logico. Ma  ‘bucare’ di ben 214mila revisioni qualsiasi limite di ragionevole tolleranza previsionale rappresenta decisamente una sorpresa e un fatto da investigare”.

     

    Lo studio

    Da dove arrivano tutte queste revisioni extra? E’ la domanda a cui ha cercato di dare delle risposte lo screening statistico, esaminando due variabili di mercato: radiazioni e accidentalità. Sul primo fronte (veicoli esportati, demoliti o distrutti) si contano 40mila ulteriori vetture radiate in meno rispetto alle previsioni. Fenomeno che ha generato un aumento di 14mila revisioni in più rispetto al previsto, su base quadrimestrale. Le restanti 200mila (ottenute sottraendo dalle 269mila revisioni totali che sfuggono alle previsioni totali, le 55mila già previste a inizio anno e le 14mila riconducibili alle mancate radiazioni) sono quindi classificabili come accidentalità: anomalie, a detta degli studiosi, statisticamente non prevedibili dai modelli matematici perché accadono in modo episodico e irregolare nel tempo o, a volte, non compaiono affatto. Per l’Osservatorio Revisione Veicoli, le 200mila accidentalità (o revisioni fantasma, come l’Osservatorio le definisce) risultano dovute all’uso sempre più frequente dei sistemi di rilevamento targhe in dotazione alle polizie locali (qui le sanzioni  partono da 169 euro). Situazione che avrebbe spinto gli automobilisti non abituati a fare la revisione, rispettando, dunque, l’obbligo di legge.  Se questo andamento dovesse confermarsi per tutto l’anno in corso, potrebbero esserci un totale di 580mila revisioni auto non previste dai modelli statistici.  Altro aspetto che evidenzia il report è che, se il trend dovesse così continuare fino alla fine del 2016, il 4 per cento circa delle auto di 4 o più anni circolanti sulle nostre strade non è stato sottoposto a controlli periodici regolari nel passato. Tradotto in cifre vuole dire che ci sarebbero più di  920mila auto circolanti di cui non si conosce lo stato d’uso e, quindi, potenzialmente pericolose.

     

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