Aumentare i cavalli di un’auto è un vero e proprio tuning, tecnico!
Precisiamo, spesso non è una operazione legale o consentita dal codice della strada, perché richiederebbe, in presenza di interventi più radicali, una volta effettuato l’upgrade, un conseguente aggiornamento del libretto di circolazione, tuttavia spesso bastano pochi interventi diretti per aumentare i cavalli di un’auto
L’operazione più semplice è quella relativa all’installazione di un impianto di scarico sportivo, aftermarket, che prevede un catalizzatore a 300 celle, ma anche collettori dalla sezione differenziata con conseguente miglioramento non solo in termini di potenza ma anche coppia.
Altra operazione elementare che, non comporta alcun aggiornamento della carta di circolazione, è quella relativa all’installazione di un filtro aria più sportivo, ma il guadagno in termini netti è davvero ridotto, il miglior beneficio lo ha il motore che può respirare meglio ma anche la tasca, perché un filtro aria lavabile ha una durata nettamente superiore a quelli OEM e influisce positivamente sui consumi.
Volendo effettuare interventi più pesanti e mirati, i passaggi per aumentare i cavalli di un’auto su di un motore turbo, sono molteplici
La strada più immediata è quella di aumentare la pressione di sovralimentazione, il tutto però deve anche essere supportato da un adeguamento della mappatura della centralina, mentre un tuning più consistente prevede anche l’installazione di un turbocompressore maggiorato, ma occhio al turbo-lag!
C’è una strada ancora più costosa, per aumentare i cavalli di un’auto che non richiede aggiornamenti ed interventi sul motore: è l’alleggerimento.
Non è facile come intervento ma è anche quello più interessante e specialistico perché togliere chili significa anche avere un rapporto peso / potenza maggiore, quindi migliore accelerazione, scatto, efficienza, tenuta.
Infine quella di più ampio utilizzo è l’installazione di un modulo aggiuntivo da “affiancare” alla centralina o addirittura da sostituire, un intervento comune sulle auto più datate.
Marco Lasala
