Il mercato dei ricambi auto contraffatti sembra non subire battute d’arresto. La Guardia di Finanza di Perugia con una maxi operazione ha sequestrato circa cinquantacinquemila accessori per auto contraffatti. Le persone denunciate sono una quindicina tra produttori e distributori. A dimostrare che si tratta di un mercato radicalizzato sul territorio nazionale è la dislocazione della rete in sette regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Toscana, Puglia ed Emilia Romagna.
Le indagini portate avanti dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza e coordinate dal sostituto procuratore Sergio Sottani, hanno condotto all’individuazione dell’intera rete nazionale, produttori e commercianti, distributori e grossisti. In particolare il mercato della contraffazione si interessava di uno specifico segmento degli accessori per auto: quello dei copricerchi. Le indagini hanno preso le mosse dal censimento di tutte le attività economiche di Perugia. I riscontri ottenuti hanno permesso di stabilire l’effettiva detenzione ai fini della commercializzazione di copricerchi contraffati utilizzando i marchi delle più grandi case automobilistiche mondiali.
Dopo aver individuato nella regione umbra la rete del traffico della merce contraffatta, si è proceduto ad estendere l’attività investigativa su tutto il territorio nazionale, risalendo così all’intera filiera. Si ipotizza che il giro d’affari potesse ammontare a diversi milioni di euro. Al momento sono ancora in corso ulteriori accertamenti per valutare le caratteristiche di tali copricerchi e le possibili conseguenze in termini di sicurezza per quanto riguarda la circolazione stradale.
