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mercoledì, 15 Maggio 2024
  • Incentivi all’auto elettrica: qualcosa si muove

    Molti governi hanno già cominciato ad incentivare l’acquisto di auto elettriche. Spagna, Irlanda, Francia e Inghilterra hanno già promesso incentivi, mentre l’ Unione Europea dice di perseguire una "strategia verde" che ne favorità la diffusione e la Cina (primo mercato di auto al mondo) lancia un programma pilota su cinque città per la loro sperimentazione ed offre fino a 7.200 euro di contributo statale per l’acquisto. Ad Ovest invece la politica per l’indipendenza dal petrolio del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è tradotta in 10.000 dollari di incentivo. E in Italia? Nel nostro Paese, come in Germania, ancora non si hanno incentivi all’auto elettrica. Tuttavia qualcosa si muove. Dopo quasi un anno di stallo (ildibattito in Parlamento era iniziato a gennaio) e sotto la pressione dell’industria automobilistica (molti costruttori sono pronti a inserire nei listini l’auto elettrica), è stata presentata ufficialmente, al convegno di FareAmbiente "Mobilità Sostenibile: Vantaggi e prospettive dell’elettrico in Italia", la proposta di legge depositata dall’onorevole Agostino Ghiglia in favore della mobilità a zero emissioni.

    LA PROPOSTA DI LEGGE
    La proposta di legge, che è stata già sottoscritta da 170 parlamentari, si propone di supportare lo sviluppo della mobilità a zero emissioni in Italia mediante un programma di interventi strutturati, fra i quali: un incentivo di 5.000 euro all’acquisto di veicoli elettrici (bonus a decrescere negli anni parallelamente alla progressiva affermazione del mercato); il finanziamento del 50% dei costi d’infrastruttura delle amministrazioni locali; vantaggi fiscali per l’acquisto di veicoli elettrici (sia per clienti privati che per le società) e per l’installazione di infrastrutture di ricarica; lo studio di tariffe vantaggiose dell’energia utilizzata per la ricarica; l’obbligo per nuovi edifici ed edifici in ristrutturazione di dotarsi di infrastrutture di ricarica; incentivi per l’installazione di infrastrutture di ricarica negli edifici già esistenti e sostegno alla ricerca.

    I COSTRUTTORI
    Soddisfatti di questa proposta sono innanzitutto quei costruttori che hanno più investito nella mobilità a trazione elettrica. Un esempio chiaro è Renault, che a partire dal 2011 lancerà una gamma completa di veicoli elettrici presentata al Salone di Parigi (2-17 ottobre) e costata (in termini di investimenti) 4 miliardi di euro. In listino ci sono il Renault Kangoo Express Z.E. che sarà commercializzato a 20 000 euro (IVA esclusa) e la Renault Fluence Z.E. a partire da 26.000 euro circa (IVA inclusa) in Europa (27.200 in Italia). Prezzi che, nei paesi dove sono in vigore incentivi fiscali in favore dei veicoli elettrici (come la Francia, dove il bonus per l’acquisto di un VE è pari a 5.000 euro), sono paragonabili a quelli dei modelli termici equivalenti. Al prezzo d’acquisto indicato si aggiunge la sottoscrizione di un abbonamento per il noleggio della batteria: 72 euro (IVA esclusa) per Renault Kangoo Express Z.E. e 79 euro (IVA inclusa) per Renault Fluence Z.E. La Renault Twizy invece, biposto elettrica cittadina da guidare con o senza patente, è ordinabile online e dimostra l’interesse per l’auto elettrica di molti automobilisti (come conferman il sondaggio lanciato da OmniAuto.it). Parallelamente, Renault sta lavorando su modalità di ricarica semplificate e ha già siglato, nell’ambito dell’Alleanza con Nissan, più di 70 accordi in tutto il mondo per incentivare l’auto elettrica e promuovere la Leaf. In Italia, Renault è impegnata anche nello studio di partnership con le principali amministrazioni comunali e compagnie elettriche, come dimostra la partnership con A2A, multiutility leader nella distribuzione dell’elettricità in Lombardia. L’accordo prevede la realizzazione di un progetto pilota (progetto E-MOVING) fra il secondo semestre 2010 e il primo semestre 2011 nelle città di Milano e Brescia. Una flotta di 60 veicoli Renault Z.E. (Kangoo Express Z.E. e Fluence Z.E.) sarà messa a disposizione di clienti privati e società pubbliche e private e un’infrastruttura di 270 punti di ricarica sarà implementata nelle due città. Un po’ come ha fatto smart con Enel, portando alcuni esemplari di smart ED sulle strade di Milano, Roma e Pisa.
    In quest’ottica però si capisce perché "la proposta di legge presentata dall’on. Ghiglia può essere realizzata soltanto con il contributo di tutti i soggetti (governo, enti locali, produttori e fornitori e distributori energetici) coinvolti nel porre in atto le condizioni necessarie – come ha detto Jacques Bousquet, Presidente di Renault Italia -. Mi riferisco alla realizzazione di capillari reti di ricarica, alla sensibilizzazione ed incentivazione del pubblico ad una mobilità a zero emissioni.

    05/10/2010
    OmniAuto.it

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