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martedì, 19 Marzo 2024
  • Copenaghen capitale della biketecture

    L’ultimo censimento metropolitano parla chiaro, nella città più felice del mondo il numero di auto è nettamente inferiore a quello delle bici. Sensori intelligenti del traffico sparsi per la città hanno raccolto dei dati interessanti: in circolazione ci sono 252.600 auto contro le 265.800 bici. Dunque è chiaro che l’investimento pari a 134 milioni di euro da parte della municipalità in piste ciclabili ha ottenuto risultati inaspettati. La maggior parte dei cittadini, circa il 56%, sceglie le due ruote per recarsi a lavoro o a scuola e solo il 25% possiede un’automobile. Questo accade per lo più nella zona Nord della capitale, la North Harbour “biketecture” per eccellenza, quella che chiamiamo una realtà metropolitana bicicentrica.

    Il fattore decisivo è stato la politica che, dall’ex sindaco Ritt Bjerregaard fanatico della bici ad oggi, ha dato priorità ad uno sviluppo urbano che miri alla sostenibilità.

     

    Progetti sostenibili ed il parere dei cittadini

    Il responsabile cittadino delle questioni dell’ambiente, Morten Kabell si è prefissato l’obiettivo di rendere il cuore di Copenaghen totalmente libero dal traffico motorizzato, di contro però vi è un progetto in corso, quello di realizzare e completare la rete metropolitana entro il 2019 che potrebbe portare ad un calo nell’utilizzo delle due ruote. Nonostante ciò, l’economia green regna sovrana in Danimarca, cosi come in Svezia ed in Norvegia, dove tutte le linee di tram, autobus e metro funzionano soltanto con elettricità prodotta da fonti rinnovabili.

    ”Sempre più gente si accorge che con la bici alla fine è più veloce, anche i molti che amano possedere auto spesso belle e grandi le usano più per viaggi” nota Morten Kabell.

    Inoltre l’interesse verso quelli che sono i bisogni dei cittadini è sempre vivo, di tanto in tanto le autorità chiedono un loro parere, un consiglio, delle idee in merito all’utilizzo della bici. Un recente questionario ad esempio ha chiesto di individuare i quartieri e le zone che dispongono di minor numero di ‘bike-lines’ o piste ciclabili ed in soli 12 giorni sono stati raccolti i feedback di 10mila cittadini. Lo scopo, oltre al coinvolgimento della popolazione, sta nel mettere in progetto quelle che sono le priorità e calcolarne i relativi bilanci.

    Insomma, la Danimarca capitale esemplare e pioniera della green economy, del dialogo e della sostenibilità. 

     

    Di Costanza Tagliamonte

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