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martedì, 07 Maggio 2024
  • Sfiora i 27 miliardi annui la spesa in italia per l’autoriparazione

    26,9 miliardi di euro. E’ la spesa degli italiani per la manutenzione e la riparazione delle loro autovetture nel 2012. Si tratta di una cifra di assoluto rilievo che comprende sia la spesa per le revisioni obbligatorie che quella per la manutenzione ordinaria e straordinaria, che quella per la riparazione di guasti dovuti ad incidenti o all’usura. La stima sulla spesa per le riparazioni e la manutenzione di autovetture è stata fatta dall’Osservatorio Autopromotec. La struttura di ricerca di Autopromotec, la fiera internazionale dedicata al mercato dell’autoriparazione la cui 25° edizione si è appena conclusa nel quartiere fieristico di Bologna. Autopromotec 2013 Nel dettaglio, la spesa in Italia è di assoluto rilievo e nel 2012 ha superato per la prima volta, nella storia della motorizzazione nel nostro Paese, la spesa per l’acquisto di autovetture nuove che è stata di 26,5 miliardi di euro. Questo “storico” sorpasso è dovuto essenzialmente alla crisi epocale che ha colpito l’economia italiana (e non solo) e che ha avuto un effetto fortemente amplificato per le immatricolazioni di autovetture che nel 2012 hanno avuto rispetto ai livelli antecrisi (2007) una caduta del 44 per cento, a fronte di cali del 6,5 per il Pil e del 25,4 per cento per la produzione industriale. Anche il mercato dell’autoriparazione accusa nel 2012 una contrazione del giro d’affari che si attesta al 10,5 per cento. Questo calo, spiegano gli analisti, è dovuto alla crisi economica che, da un lato, ha indotto molti automobilisti a rinviare a tempi migliori manutenzioni e riparazioni non assolutamente indispensabili e, dall’altro, ha determinato una contrazione nell’impiego di autovetture, come risulta dal fatto che il traffico autostradale è calato del 7 per cento. Mentre i consumi di benzina sono scesi del 10,8 per cento e quelli di gasolio del 10,4 per cento. Le prospettive per il mercato italiano dell’autoriparazione sono comunque di un ritorno alla crescita ancora prima del superamento della crisi economica. E questo perché, a detta dei ricercatori, il ricorso alle officine di autoriparazione non può essere procrastinato indefinitamente ed anche perché, al di là di quanto qualcuno ha affermato, non è in atto nel nostro Paese un processo di demotorizzazione. I dati sul parco circolante mostrano infatti che la crescita della dotazione di mezzi a motore nel paese ha soltanto rallentato. Nessuna ombra c’è poi per le prospettive dell’autoriparazione in ambito mondiale. Il mercato auto è in crisi soltanto nell’eurozona, ma è in pieno sviluppo nel resto del mondo e molto forte è la domanda di apparecchiature e prodotti per l’autoriparazione, in particolare nelle vastissime aree in cui il processo di motorizzazione di massa è decollato soltanto recentemente e in cui la creazione delle infrastrutture per l’assistenza auto è in pieno sviluppo.


     

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