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martedì, 07 Maggio 2024
  • L’Aci dice sì alla digitalizzazione del contrassegno assicurativo

    “I processi di digitalizzazione sono sempre positivi se funzionano garantendo il massimo rispetto delle norme. #efficienza.  Così in un tweet  Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia, ci risponde in merito all’imminente novità che vedrà, dal prossimo 18 ottobre, scomparire dal parabrezza dell’auto il contrassegno assicurativo. Il numero uno dell’Aci saluta, dunque, in maniera positiva la rivoluzione digitale che sta per compiersi. Il tutto a condizione che venga sempre rispettata la legislazione di settore. Ma quali sono i benefit della dematerializzazione che danno l’addio al documento cartaceo finora messo sul lunotto anteriore delle nostre vetture? Ne abbiamo già parlato, qualche giorno fa, in un articolo dove evidenziammo i punti salienti caratterizzanti il vademecum proposto e realizzato dall’Ania.

     

    Perché passare dal controllo del tagliando a quello della targa

    L’Ania sottolinea come i tagliandi cartacei siano più facili da falsificare. E questo comporta la circolazione in strada di veicoli sprovvisti di effettiva e reale copertura assicurativa. Fenomeno molto diffuso in Italia. Con la verifica elettronica, sarà dunque quasi impossibile circolare senza assicurazione.


     

    Come si fa il controllo

    Le Forze dell’Ordine verificheranno se il numero di targa è presente nella banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione Civile. Il controllo potrà essere fatto sia con un posto di blocco e tramite dispositivi elettronici di rilevazione a distanza.


     

    Banca dati

    L’Ania evidenzia che ogniqualvolta sarà fatta una nuova polizza o un rinnovo assicurativo, la compagnia di assicurazione dovrà inviare le informazioni alla banca dati delle coperture assicurative creata dall’Ania e denominata Sita. Da questo sistema le informazioni confluiranno nel database della Motorizzazione Civile contenente i dati sui veicoli immatricolati. L’incrocio delle informazioni permetterà alle Forze dell’Ordine di sapere, tempestivamente, chi è assicurato oppure no. 

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