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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Cosa sta accadendo alla vendita online di pneumatici

    Più di 14 milioni di italiani comprano autoricambi online. E tra quelli più gettonati figurano gli pneuamtici. Ma se il web seduce per il risparmio, spesso non è tutto bello ciò che luccica. Le insidie sul web ne sono tante. E per combattere la vendita irregolare di gomme su internet, ecco arrivare la proposta di Federpneus. In cosa consiste vediamola qui nel dettaglio:

     

    Split payment

    L’Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici propone, in pratica, la soluzione della scissione dei pagamenti (il cosiddetto “split payment”) per contrastare il fenomeno della vendita irregolare di pneumatici su internet. Il meccanismo dello “split payment”, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014), viene attualmente applicato alle prestazioni di servizi e alle cessioni di beni effettuate a favore della Pubblica Amministrazione da parte di imprese private. Un meccanismo che obbliga gli Enti Pubblici a provvedere al pagamento dell’Iva indicata in fattura direttamente all’erario. E non all’impresa privata. Così da scindere il pagamento del corrispettivo da quello connesso alla relativa imposta. Lo scopo, quindi, è quello di contrastare l’evasione fiscale generata da quelle aziende che, dopo aver riscosso l’Iva dalla Pubblica Amministrazione, non la versano all’erario.

     

    Pneumatici e web: cosa sta succedendo

    Negli ultimi anni, il settore sta subendo la concorrenza sleale da parte di alcuni operatori che guadagnano illegalmente un vantaggio competitivo nella vendita online di pneumatici, offrendoli a prezzi molto inferiori rispetto a quelli che abitualmente si trovano sul mercato. Così da far ritenere altamente probabile l’evasione dell’Iva e del contributo ambientale per la gestione dei PFU (l’importo incluso nell’acquisto di ogni pneumatico nuovo e destinato a contribuire al completo smaltimento dei pneumatici fuori uso, ovvero i pneumatici irrecuperabili che devono essere smaltiti come rifiuto). Un insieme di irregolarità che, secondo Federpneus,  provoca danni all’erario per via del mancato gettito tributario e penalizza fortemente, in termini di concorrenza, tutti quegli operatori e quei siti di commercio elettronico che invece applicano correttamente la legge. “Applicare il meccanismo dello ‘split payment’ – sostengono dall’Associazione – anche all’ambito del commercio online di pneumatici potrebbe essere una soluzione efficace per garantire un minor rischio di inadempimento dell’obbligo di pagamento dell’Iva e del contributo PFU da parte degli operatori che vendono su internet”.

     

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