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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Fleet Management, telematica da remoto contro saving in officina?

    fleet managerLa gestione delle flotte (inclusi i “minifleet”, cioè la dimensione dei titolari di parchi auto da 1 a max. 5 mezzi) rimane una delle pratiche più importanti in tema automotive, sia in termini di skill professionali (risorse umane e formazione), che di investimenti tecnologici (ERP e soluzioni gestionali, ma anche infrastrutture e macchinari per il service management), che infine di vero e proprio valore: è indubbio infatti che il comparto aziendale inteso in senso lato sta influenzando sia le dinamiche che le scelte del mercato auto italiano. Ed è ormai un dato che un numero sempre più rilevante di immatricolazioni e di passaggi riguarda auto riservate a questo tipo di target (noleggi, demo, aziendali, direzionali). Insomma, se il mercato auto in Italia  sembra essere ripartito (anche se non si vede ancora l’exploit del 2007 con oltre due milioni e mezzo di nuove immatricolazioni) lo dobbiamo anche al mercato aziendale. Ed è importante notare che con i numeri delle immatricolazioni si è rimesso a camminare anche il fatturato di officine e ricambisti.

    Saving & Tracking: Il vademecum dei costi di flotta

    TCO: Total Cost of Ownership. La somma dei costi di proprietà e di gestione di una flotta totalmente o parzialmente di proprietà. In questa sigla si raccoglie il dato globale dei costi (fissi o variabili, capitali, finanziari, operativi, diretti ed indiretti, fiscali ed economici, contingenti o preventivabili, costi medi e marginali) di una flotta.

    Manutenzione auto e flotte: il vocabolario del risparmio

    manutenzione flottePrima della recente crisi, il mercato auto aveva abituato il cliente aziendale a cambiare auto nuova molto spesso, cosicché lo stesso ciente affidava i primi due o tre anni di manutenzione dal suo concessionario ufficiale al quale restituiva un’auto seminuova e “tracciata” in cambio di una nuova.  Per contro, molti automobilisti hanno perso completamente l’abitudine a gestire auto con molti anni e interventi fuori garanzia, perdendo confidenza con quel mercato aftermarket (service e ricambi) con (spesso) un aumento dei costi e con una perdita di “Know How basilare” per  molti automobilisti anche titolari di flotte, anche solo su come leggere un preventivo o una scheda intervento correttamente dettagliati delle informazioni necessari a capire la reale entità di sconti e prezzi, ma anche delle informazioni che permettono di salvare le Garanzie ufficiali, ad esempio.

     

    Il saving  tra portali, banche dati e ricambi aftermarket

    autorricambiOggi per molti “fleet” saper scegliere tra diverse famiglie di ricambi, o conoscere ad esempio la differenza tra Portali, Preventivatori, Banche Dati non è semplice. Così come non è facile orientarsi nell’affetta di soluzioni telematiche solitamente tese ad ottimizzare e controllare il funzionamento dei mezzi in movimento su strada. Per alcuni “Fleet” l’alleato ideale potrebbe essere un portale o una banca dati per sfruttare le potenzialità e la sincronizzazione della rete permettendo comparazioni e confronti di servizi e di costi accedendo a tutte le informazioni presenti in un network di officine e ricambisti, attraverso piattaforme web complete.  Inoltre la sinergia con una “vera” banca dati significa un focus su milioni di codici registrati tra ricambi e parti (https://www.inforicambi.it/ricambi-auto/).  Un alleato ideale dunque per ottemperare e usufruire del regolamento europeo 461/2010 e del regolamento sulle garanzie, riportato nel codice del consumo (dall’art. 128 a 135)  e per ottimizzare Assistenza e Saving dei Mezzi in Flotta, nonchè per assicurare la più efficace tracciabilità possibile nel percorso di manutenzione ed assistenza, valorizzando dunque il mezzo in fase di remarketing.

     

    E se invece del “Saving” si punta al “Tracking”?

    Per molti altri Titolari di Fleet il tallone di Achille sono i costi Cchilometrici di esercizio svolti nell’uso su strada ed il modello ideale di ottimizzazione di percorsi ed utilizzi dei mezzi nel traffico, anche perché per alcune flotte la percorrenza chilometrica, la corretta condotta degli utilizzatori, la verifica in tempo reale dei processi di rifornimento, e la programmazione dei tragitti potrebbero davvero essere la chiave di volta nella ottimizzazione dei costi. La telematica, in questi casi, permette di avere dati continui, completi ed in istantanea, per i diversi report. Con l’infomobilità dunque si interviene sia nella prevenzione degli sprechi, nella sicurezza stradale, e infine nel controllo della esatta esecuzione dei processi e delle autorizzazioni a disposizione di utilizzatori e conduttori. A tutto ciò sovrintendono sistemi satellitari, supporti ed installazioni presso il veicolo, nonché software specifici e dedicati alla lettura dei dati prodotti. Che dire? A voi, titolari di Flotte, la scelta più razionale.

     

    Riccardo Bellumori

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