Adesivi per riparare al meglio le auto?
È ormai da molto tempo che le automobili hanno parti unite con adesivi di vario tipo, componenti che occorre conoscere per riparare correttamente un veicolo. Fra le applicazioni più frequenti abbiamo l’unione della struttura dei cofani con la ‘pelle’ esterna, come visto ad esempio nella Jaguar XJ. Una premessa è doverosa: gli adesivi automobilistici sono componenti ad alte prestazioni e sono molto diversi dalla colla che usiamo in casa. Gli adesivi per l’automotive devono infatti essere a prova di invecchiamento, in grado di resistere a vibrazioni ed ampi sbalzi di temperature e devono possedere molta tenacità pur avendo una certa elasticità. Le formulazioni più usate nell’automotive sono quelle uretaniche, quelle acriliche e quelle epossidiche. I primi sono in genere monocomponente (con qualche eccezione) e polimerizzano senza particolari trattamenti; essi vengono in genere utilizzati per incollare parabrezza (ricordate di tarare i sensori degli ADAS sistemati nel cristallo) e lunotto. Gli adesivi acrilici sono In genere a due componenti, sono meno flessibili ma hanno il vantaggio di polimerizzare velocemente.
Informarsi dalle Case
Quelli epossidici bicomponente sono probabilmente i più tenaci e hanno bisogno di tempo per polimerizzare a dovere; a volte è però possibile accelerare il processo con il riscaldamento. Occorre anche rispettare le temperature minime di utilizzo: il produttore dell’adesivo indicherà infatti anche la temperatura minima che adesivo e parte da incollare devono avere per ottenere le prestazioni nominali. In ogni caso per ripristinare una parte incollata è strettamente necessario seguire le istruzioni della casa costruttrice, che spesso non riguardano soltanto il tipo di adesivo. Può infatti accadere che le indicazioni di riparazione della casa automobilistica implichino un procedimento diverso da quello usato in fabbrica. Può accadere infatti che il costruttore prescriva la riparazione con incollaggio e rivettatura di parti originariamente saldate e quindi si dovrà seguire questo procedimento. La versatilità dei moderni adesivi potrebbe far pensare che essi possano sostituire la saldatura ma questo non è corretto: se l’OEM prescrive incollaggio e saldatura occorrerà agire in questo modo. Il dover applicare dei punti di saldatura impone attenzione: gli adesivi acrilici, per esempio, sono abbastanza infiammabili se non polimerizzati.
Pulizia e protezione
Da non sottovalutare è poi la preparazione delle parti, che a volte non è limitata a sia pur scrupolose pulizia e sgrassatura. Potrebbe infatti essere necessario, ad esempio, un trattamento del metallo con un primer che protegga anche dalla corrosione. Pensiamo alle lamiere zincate, utilissime per la loro resistenza alla ruggine. Se la vernice è saltata – stiamo in effetti parlando di riparazioni – lasciando esposto lo Zinco, potrebbe reagire con l’adesivo, ossidandosi e staccandosi dal lamierato. L’incollaggio si indebolisce e per evitare il fenomeno si mettono in atto delle precauzioni prima della lavorazione. In alcuni casi è quindi necessario rimuovere lo strato di Zinco e spalmare con cura l’adesivo, che impedirà la formazione di ruggine. Importante è anche la forma della punta attraverso la quale esce l’adesivo contenuto nella cartuccia. L’ugello non soltanto impartisce la forma al cordone di adesivo ma miscela i due componenti dei prodotti che li prevedono. È quindi importante fare una prova facendo uscire l’adesivo dall’erogatore, per una lunghezza almeno pari a quella della punta, prima di stenderlo sulle parti da unire.
Veloce non sempre è meglio
Va posta attenzione anche al fatto che le punte possono adattarsi ‘fisicamente’ a diverse cartucce ma potrebbero non essere compatibili con tutti gli adesivi perché la loro forma potrebbe impedire la corretta polimerizzazione. Un altro aspetto da considerare è il tempo di lavorabilità dell’adesivo: accorciarlo può migliorare la velocità del lavoro ma quando si opera su lamierati estesi qualche minuto in più può far comodo. È poi fondamentale non solo usare i prodotti giusti per le diverse applicazioni ma non mescolarli fra di loro e non contaminarli con attrezzi sporcati da un prodotto diverso. Leggere attentamente le istruzioni dell’adesivo è importante quanto seguire iscrizioni della casa per la riparazione. Lo scopo della lavorazione è di riportare il veicolo alle specifiche di fabbrica o addirittura di migliorarle. Il riparatore dovrebbe essere consapevole che è in gioco l’integrità strutturale del veicolo e regolarsi di conseguenza.
Nicodemo Angì
