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giovedì, 16 Maggio 2024
  • Ford inventa la mano magica Addio graffi e ammaccature

    Un colosso da 166.000 dipendenti e 70 stabilimenti in tutto il mondo non lascia nulla di intentato nell’ossessiva ricerca tecnica per migliorare le proprie auto. Nasce così il Door Edge Protector (letteralmente protezione per gli spigoli delle porte), il primo sistema attivo al mondo che evita graffi e piccoli urti durante l’apertura degli sportelli.

    "Attivo" perché quando la porta è chiusa non si vede nulla, nessuna protezione, ma poi appena si apre spuntano speciali protezioni nascoste alla vista e proteggono il bordo delle porte, ed eventuali veicoli parcheggiati vicino, da possibili danni. Sembra una scemenza ma non manca il carattere scientifico: una ricerca condotta in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna, dimostra che in media il 72% delle famiglie che possiedono un’auto ha subito graffi o piccole ammaccature agli spigoli degli sportelli.

    "Si tratta di uno di quei casi in cui viene spontaneo pensare ‘Come mai nessuno ci ha mai pensato prima?’" ha spiegato Matthias Tensing, ingegnere che ha lavorato allo sviluppo del dispositivo. "Sarà di gran sollievo soprattutto per chi parcheggia abitualmente in spazi ristretti, e per chi ha abitualmente dei bambini seduti sui sedili posteriori."

    Il Door Edge Protector insomma funziona davvero visto che secondo la Ford riusce ad evitare il 90% degli urti per gli spigoli delle porte anteriori, e l’85% di quelle posteriori.

    "Le protezioni – spiegano alla Ford – che non interferiscono con i meccanismi esistenti e con la resistenza agli impatti della struttura, rientrano in posizione alla chiusura della porta in soli 60 millisecondi, quindi anche chiudendo con forza o sbattendo lo sportello. In ogni caso è presente un meccanismo che previene i danni se qualche oggetto blocca il rientro in posizione del dispositivo. Le protezioni sono realizzate in gomma, con una speciale mescola che può sopportare migliaia di cicli di utilizzo, e che rende il sistema incredibilmente silenzioso". 

                                                                           29 Settembre 2011
                                                                               repubblica.it

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