L’impianto di raffreddamento ha il compito essenziale di dissipare il calore generato dal motore. La presenza di perdite nel radiatore auto può compromettere questo processo, provocando un pericoloso surriscaldamento. Identificare e risolvere tempestivamente le perdite è fondamentale per evitare danni maggiori e costosi.
Uno dei segnali più evidenti di una perdita è la presenza di macchie di liquido refrigerante sotto l’auto parcheggiata. Questo liquido, spesso verde – azzurro o arancione, è appiccicoso e si distingue facilmente dall’olio motore o dalla condensa del climatizzatore. Un altro metodo per individuare eventuali perdite presenti nel circuito del radiatore auto è controllare periodicamente il livello del liquido nel vaso di espansione: una diminuzione anomala dopo aver guidato è un campanello d’allarme.
Come trovare e riparare le perdite nel circuito del radiatore auto
Ruggine, scolorimenti o incrostazioni sul radiatore sono segnali visibili di possibili perdite. La soluzione più sicura è rivolgersi a un’officina specializzata, ma chi preferisce il fai-da-te deve prendere precauzioni: il motore deve essere freddo e si devono indossare occhiali protettivi e guanti.
Pulire accuratamente il radiatore aiuta a individuare meglio le perdite. Spruzzando acqua per rimuovere lo sporco e asciugando con cura, sarà più semplice rilevare fuoriuscite di liquido o vapore quando il motore è in funzione. Un tester di pressione per il sistema di raffreddamento può essere un valido alleato, rilevando la presenza di perdite tramite il suono dell’aria che fuoriesce.
Per piccole crepe, si può tentare una riparazione temporanea con sigillanti specifici o resine epossidiche, applicandoli su una superficie pulita e lasciandoli asciugare almeno 12 ore. Tuttavia, un intervento professionale garantisce maggiore affidabilità e durata.
Infine, se il livello del refrigerante continua a calare, non è detto che la causa sia il radiatore: anche la pompa dell’acqua potrebbe essere responsabile.