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giovedì, 09 Maggio 2024
  • L’intercooler, cos’è e come capire che non funziona bene

    Intercooler

    Cos’è l’intercooler?

    Tecnicamente si tratta di uno  scambiatore di calore me questo componente è noto come intercooler, o refrigeratore intermedio. L’intercooler ha lo scopo di raffreddare l’aria che esce dal compressore (sia esso a turbina o meccanico/volumetrico) prima che entri nel collettore di aspirazione. Quando l’aria viene compressa essa si riscalda diventando meno densa e avendo quindi un minor numero di atomi di ossigeno, per unità di volume, disponibili per la combustione: questo vanifica in parte il lavoro del compressore, che invia in camera di scoppio aria compressa e quindi più ricca di ossigeno rispetto a quella a pressione atmosferica. L’intercooler ha una costruzione simile a quella del radiatore di raffreddamento, soltanto che il fluido da raffreddare non è il refrigerante ma l’aria che entra in camera di scoppio. L’aria compressa e riscaldata passa attraverso l’intercooler in tubazioni fittamente alettate lambite dall’aria esterna: questa costruzione aumenta enormemente la superficie di scambio (donde il nome ‘scambiatore’), permettendo un efficace cessione del calore dai tubi e le alette all’aria ambiente in transito.

    L’intercooler è di vari tipi

    L’aria meno calda riduce inoltre il rischio di detonazioni/battito in testa, un evento potenzialmente più altro proprio per la superiore energeticità di una carica aria-carburante a pressione superiore a quella atmosferica. Per aumentare l’efficienza, riducendo quindi consumi ed emissioni, i costruttori ricorrono sistematicamente al downsizing, ossia all’uso di motori a benzina più piccoli ai quali il turbocompressore dona una potenza sufficiente contenendo però i consumi. Ricordiamo che uno dei più apprezzato motori di questo tipo è il Ford Ecoboost da 1.0 litri a 3 cilindri. Un ulteriore vantaggio è che il turbocompressore è in grado di compensare la perdita di potenza del motore che accade salendo in quota, dato che riesce a mandare al motore aria alla pressione di progetto anche se quella esterna è meno densa a causa dell’altezza. L’intercooler più comunemente usato è quello aria-aria visto più sopra, che prevede tubi e alette in alluminio (buon conduttore del calore) con terminali laterali in materiale plastico. I veicoli ad alte prestazioni a volte utilizzano anche terminali in alluminio per migliorare le prestazioni e resistere a pressioni di sovralimentazione più elevate. Essi sono sistemati nella parte frontale o sotto il cofano motore, in una posizione che assicuri comunque un abbondante flusso d’aria. Non mancano però esempi di intercooler acqua-aria nei quali il fluido che asporta il calore dall’aria in aspirazione è il liquido di raffreddamento del motore. Essi sono più complessi da produrre e installare, richiedendo a volte una pompa di circolazione dedicata, ma possono essere montati ovunque nel vano motore lasciando più libertà nel posizionamento e nel design del muso della vettura.

    Capire che l’intercooler è guasto

    Uno dei sintomi più vistosi di un intercooler in cattive condizioni è un raffreddamento insufficiente dell’aria inviata dal compressore, con conseguente perdita di potenza. Si può pensare a sporcizia che si è accumulata all’interno del radiatore, per esempio a causa di vapori d’olio provenienti dal turbocompressore o dal basamento. Più facile il controllo di un intasamento delle alette, causato da erba, sporcizia o polvere. Se l’intercooler ha una perdita nel circuito dell’aria occorre intervenire il prima possibile perché il compressore dovrà lavorare di più per compensare il calo di pressione, sovraccaricandosi e persino eccedendo il suo regime di rotazione massimo. Nel caso il turbocompressore si rompa anche l’intercooler potrebbe risentirne perché la rottura della girante potrebbe proiettare schegge attraverso le tubazioni, cosa foriera di intasamenti dei condotti di sovralimentazione del veicolo. Esistono officine specializzate che potrebbero aprire e pulire l’intercooler, un’operazione delicata, costosa e non sempre possibile; se non tutti i frammenti vengono rimossi può però accadere che un frammento possa entrare nel motore causando danni anche gravi. Esistono comunque diversi distributori specializzati in turbo, intercooler e attrezzature per la diagnostica e la riparazione di questi componenti come la bolognese Bo.RI,

     

     

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