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mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Cambio dell’olio motore: 7 falsi miti da sfatare

    Cambio dell’olio: sette falsi miti da sfatare per una manutenzione davvero efficace

    Quando si parla di olio motore, entra in gioco un elemento fondamentale per il buon funzionamento del propulsore: questo fluido lubrificante non solo riduce l’attrito tra le parti meccaniche, ma contribuisce anche al raffreddamento delle zone più sollecitate e svolge un ruolo detergente, intrappolando le impurità generate dalla combustione.

    Se anche una sola di queste funzioni viene meno, il rischio di danni importanti al motore è reale. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è sufficiente rispettare gli intervalli di sostituzione raccomandati dal costruttore, utilizzando oli conformi alle specifiche previste. Nonostante ciò, il cambio dell’olio motore resta circondato da numerose convinzioni errate. Vediamo le più comuni, analizzandole con spirito critico e conoscenze aggiornate.

    L’olio motore va cambiato ogni 6.000-8.000 km?

    Questo luogo comune risale ai tempi in cui i lubrificanti erano meno evoluti e i motori richiedevano cure frequenti. Oggi, i propulsori moderni e gli oli sintetici di nuova generazione consentono intervalli di sostituzione che possono superare i 20.000 o 30.000 km. Alcuni sistemi prevedono addirittura scadenze “intelligenti”, che tengono conto non solo della distanza percorsa, ma anche delle condizioni d’uso del veicolo.

    Cambiare l’olio prima del tempo non causa danni, ma nella maggior parte dei casi è semplicemente superfluo. Attenzione invece a un errore tutt’altro che raro: l’eccesso di olio. Riempire oltre il livello massimo può provocare sovrappressioni e malfunzionamenti.

    Meglio cambiare l’olio prima di un lungo viaggio?

    Un tempo poteva avere senso, quando i tagliandi erano ravvicinati. Ma oggi, con intervalli di manutenzione molto più diluiti, partire per un viaggio di 2.000 km non comporta alcun problema se l’olio è in buone condizioni. Un controllo del livello resta comunque una buona pratica, ma non è necessario un cambio anticipato.

    L’olio più denso è sempre migliore

    Un altro retaggio del passato, quando si riteneva che un olio motore denso fosse garanzia di protezione. In realtà, usare una viscosità non corretta può compromettere l’efficienza del motore e, in condizioni di freddo, ostacolare la lubrificazione alla partenza. I propulsori di ultima generazione sono progettati per funzionare con oli sempre più fluidi: basti pensare al Champion Ecoflow 0W-8, che assicura avviamenti ottimali anche a temperature molto rigide. Alcune vetture moderne rilevano addirittura la viscosità non idonea e attivano la spia del motore.

    Se l’olio è scuro, va cambiato subito

    L’aspetto dell’olio può trarre in inganno. Un colore scuro non significa necessariamente che il lubrificante sia esausto. Anzi, spesso è segno che gli additivi detergenti stanno svolgendo correttamente il loro compito, trattenendo le impurità e impedendo che si depositino all’interno del motore. Dopo pochi chilometri dal cambio, è normale che il colore dell’olio cambi.

    Gli oli sintetici provocano perdite

    Questa convinzione ha una base storica: i primi oli sintetici immessi sul mercato presentavano una compatibilità ridotta con alcune guarnizioni, provocando trafilamenti. Ma oggi la chimica è cambiata e i lubrificanti sintetici offrono prestazioni superiori senza alcun rischio di incompatibilità. Anche i componenti del motore, come guarnizioni e filtri, sono progettati per lavorare con questi fluidi avanzati, inclusi gli oli adatti ai carburanti alternativi, come i filtri MANN-FILTER per E-Fuel.

    Non si può passare da olio sintetico a convenzionale

    Un altro mito infondato. Non esiste alcuna controindicazione tecnica nel passaggio da un olio sintetico a uno minerale o semisintetico, a patto che vengano rispettate le specifiche previste dal costruttore. L’importante è scegliere sempre il lubrificante giusto per il proprio motore.

    Gli additivi migliorano le prestazioni dell’olio

    In molti credono che gli additivi “miracolosi” possano migliorare le prestazioni del motore o allungare la vita dell’olio. In realtà, l’impiego di questi prodotti non è raccomandato dai costruttori, che progettano i motori per funzionare con oli già formulati con additivi integrati. Se il veicolo è molto datato o ha un elevato chilometraggio, meglio orientarsi su oli specifici per auto d’epoca o con caratteristiche formulate ad hoc.

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