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sabato, 27 Aprile 2024
  • Pmi, per l’export 600 milioni di euro

    Quasi 600 milioni di euro di finanziamenti per rafforzare sempre più il livello di competitività delle aziende sui mercati esteri. E’ questa la missione del progetto concepito da 19 Camere di Commercio a cui ha aderito Eurofidi, mettendo a disposizione un ulteriore plafond di 30 milioni di euro di garanzie. Il progetto, denominato “Confidi International”, così come riporta il giornale online Piueconomia.it, nasce dalle iniziative delle Camere di Commercio di Bari, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Firenze, Genova, Lecco, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Palermo, Pavia, Salerno, Trieste, Udine e Varese, che hanno messo 15,6 milioni di euro nel Fondo Centrale di Garanzia. Budget che ha permesso di attivare, grazie a un effetto moltiplicatore originato dalla compartecipazione tra risorse camerali e fondi statali, circa 600 milioni di euro di finanziamenti.

     Accesso a finanziamenti

    Le Pmi possono accedere alle sezioni speciali del Fondo Centrale attraverso la rete dei Confidi per ottenere contro-garanzie e co-garanzie sui finanziamenti concessi a copertura delle spese destinate a interventi per l’internazionalizzazione. Con la finalità di sostenere la crescita delle sue oltre 50 mila imprese socie anche sui mercati esteri, Eurofidi ha anche messo a disposizione un plafond di 30 milioni di euro in garanzie, in grado di produrre finanziamenti da parte delle banche per circa 38 milioni di euro.

     
    Spese ammesse:

    partecipazione a fiere estere;

    partecipazione a fiere internazionali in Italia;

    spese per analisi di mercato o di consulenza per piani di sviluppo all’estero;

    corsi di formazione professionale per operatori esteri;

    spese per programmi di formazione finalizzati all’internazionalizzazione;

    realizzazione, stampa e distribuzione di cataloghi, dépliant, materiale informatico, ecc. redatto in lingua estera;

    pubblicità effettuata all’estero su giornali, riviste specializzate, radio e televisione, web;

    workshop, conferenze e incontri con operatori e giornalisti esteri;

    viaggio e soggiorno di operatori esteri in Italia;

    apertura di sito Internet (in lingua straniera);

    realizzazione di una struttura a fini commerciali (purché si tratti di una struttura confi- gurabile come singola, al fine di escludere il finanziamento di una rete distributiva);

    spese legali per protezione di marchi e loyalties.

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