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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Partite Iva: sale al 15% l’imposta per il regime dei minimi

    Novità in arrivo per le partite Iva. Nella legge di Stabilità 2015, c’è la riforma (ancora da approvare da parte delle Camere) del regime dei minimi che finora ha previsto un’imposta sostitutiva pari al 5 per cento fino ad un ammontare di reddito di 30mila euro da usufruire per 5 anni o per chi avesse superato il 35esimo anno di età.  “Chi, attualmente, si trova in regime dei minimi 2014 – si legge sul sito della Cgia di Mestre (www.cgiamestre.com) –  potrà decidere se continuare a starci fino al compimento dei 35 anni (o fino allo scadere dei 5 anni) o aderire a quello nuovo. Chi, invece, aprirà una nuova partita Iva, potrà decidere se aderire al nuovo regime, o a quelli ordinari (ordinario o semplificato)”. “L’imposta sostitutiva triplica – specifica l’Associazione  Artigiani e Piccole Imprese Mestre –    e sale al 15 per cento; sostituisce Irpef, Irap e addizionali (regionale e comunale). Ad ogni categoria è attribuito un tetto massimo di ricavo (oltre il quale non è possibile aderire al nuovo regime agevolato). Il reddito è determinato in maniera forfettaria moltiplicando i ricavi per appositi coefficienti relativi all’attività esercitata. Moltiplicando il risultato ottenuto per l’aliquota del 15 per cento, si ottiene la cifra da versare. Se l’attività è nuova, ovvero aperta da meno di tre anni, il reddito a cui applicare l’aliquota si riduce di un terzo”

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