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domenica, 28 Aprile 2024
  • La moda cresce meno ma guadagna di più

     

    moda italiana economia

    l 2012 ancora positivo per i gruppi internazionali della moda e del lusso quotati in Borsa ma il tasso di crescita è sceso all’8%, rispetto al 13% del 2011. È quanto emerge dall’ultimo “Fashion and Luxury Insight“, il rapporto annuale di SDA Bocconi e Altagamma che analizza i bilanci delle imprese internazionali quotate con fatturato superiore ai 200 milioni di euro. La profittabilità dell’industria è ancora in crescita, evidenzia il rapporto, che quest’anno analizza un campione di 76 società dal fatturato complessivo di 348 miliardi di euro: il return on investments (roi) medio balza al 15%, rispetto al 13,4% dell’anno precedente, mentre l’Ebit margin passa dall’11% del 2011 al 12,4%, facendo pensare che le imprese, in un momento di incertezza economica, dedichino risorse alla crescita solo per perseguire le opportunità con maggiori possibilità di profitto. E, infatti, il rapporto tra investimenti in attività caratteristica e ammortamenti scende di oltre sei punti al 146,9%. “L’attenzione delle imprese per gli aspetti finanziari”, afferma Emilia Merlotti della SDA Bocconi (area amministrazione, controllo, finanza aziendale e immobiliare) “è confermata dall’aumento della generazione di cassa, che cresce dall’8,2% al 10,6% del fatturato, consentendo di ridurre la leva finanziaria, con un rapporto debito su capitale proprio di 0,39, un livello che non si vedeva più da prima della crisi”. Il segmento gioielli e orologeria è quello con le performance migliori dell’anno, con tassi di crescita e redditività degli investimenti al di sopra della media.


    I marchi italiani come Brunello Cucinelli, Prada e Ferragamo crescono più velocemente di quelli del resto del mondo, ma con meno margini di guadagno.

     

    FONTE: finanza.com
     

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