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domenica, 28 Aprile 2024
  • La crescita del PIL aiuta il mercato dell’auto


    Appena uno 0,2%, ma tanto basta per essere ottimisti. La stima diffusa sul prodotto interno lordo del terzo trimestre 2010 rende più concrete le attese di moderata ripresa del mercato automobilistico italiano nel 2011. L’incremento stimato dall’Istat attenua i timori di una interruzione della ripresa nel nostro Paese che erano stati generati anche dalla previsione diffusa il 9 settembre dall’Ocse (che prospettava per l’Italia un calo dello 0,3%) e crea le condizioni per rafforzare la spinta positiva che proviene da alcuni elementi emersi recentemente in un quadro generale del mercato automobilistico ancora fortemente negativo.



    In particolare, secondo il Centro Studi Promotor GL events, due fattori potrebbero operare positivamente. Il primo è la ripresa delle vendite di auto aziendali che si sta sviluppando mentre gli acquisti dei privati restano su livelli ancora molto depressi. Il secondo elemento è lʼarrivo sul mercato di moltissime nuove auto, che tra lʼaltro si potranno vedere al prossimo
    Motor Show di Bologna che aprirà al pubblico il 4 dicembre, novità che, come sempre avviene, avranno un effetto propulsivo sulla domanda.



    Non ci si può attendere però, avverte il Centro Studi Promotor GL events, che una eventuale ripresa del mercato dellʼauto sia tale da riportare in tempi brevi le vendite di auto sui livelli medi degli anni precedenti la crisi. Il recupero sarà necessariamente lento. D’altra parte il calo del prodotto interno lordo tra il primo trimestre 2008 e il secondo trimestre 2009 è stato di 6,8 punti percentuali e nei cinque trimestri successivi il recupero è stato soltanto di 1,4 punti percentuali. Rispetto al primo trimestre 2008 restano dunque da recuperare ancora 5,4 punti percentuali. Per tornare quindi al livello di Pil della situazione precedente la crisi economica, con i tassi di crescita attuali, i tempi non saranno certamente brevi ed è legittimo ipotizzare che il recupero del mercato dell’auto non si discosti in maniera significativa da quello del prodotto interno lordo.

    15/11/2010
    OmniAuto.it

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