14.4 C
Napoli
mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Crisi dell’automotive in Italia: produzione in caduta libera nel 2024

    Crisi dell'automotive in Italia: produzione in caduta libera nel 2024

    L’industria automobilistica italiana è in piena emergenza: il 2024 si apre con un drastico calo della produzione, che a gennaio segna un crollo del 63,4%. A lanciare l’allarme è Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), che conferma la grave situazione attraverso i dati ufficiali. Il recente tavolo automotive convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ulteriormente evidenziato la profondità della crisi.

    Non è solo la produzione di veicoli a soffrire: anche il comparto della componentistica accusa un colpo durissimo, con una flessione del 15,4% nella produzione di parti e accessori. Questo scenario mette in luce criticità strutturali di lungo corso, aggravate da fattori interni ed esterni che minano la competitività delle aziende italiane.

    Le cause della crisi automotive: un mix di fattori penalizzanti

    Il settore automotive italiano sta affrontando una serie di ostacoli che ne compromettono la stabilità e la crescita:

    1. Costo dell’energia elevato – Le aziende italiane ed europee pagano bollette energetiche ben più alte rispetto ai competitor statunitensi e cinesi, un fattore che incide pesantemente sui margini e sulla competitività.
    2. Transizione verso l’elettrico – Il passaggio dai motori termici ai veicoli elettrici richiede ingenti investimenti in ricerca, sviluppo e infrastrutture. Molte realtà italiane faticano a sostenere questi costi, rimanendo indietro rispetto ai concorrenti globali.
    3. Domanda interna in calo – Il mercato italiano soffre per la riduzione degli incentivi all’acquisto di auto nuove e per l’incertezza economica generale, con un impatto diretto sulla produzione.
    4. Mancanza di strategie europee efficaci – Il “Piano d’azione per l’Automotive” presentato dalla Commissione Europea lo scorso 5 marzo non offre soluzioni concrete per rafforzare la competitività dell’industria europea, lasciando le imprese italiane in una posizione di svantaggio rispetto ai giganti internazionali.

    L’entità della crisi ha scatenato reazioni allarmate da parte di aziende, sindacati e associazioni di categoria. Le richieste sono chiare:

    • incentivi per l’acquisto di veicoli prodotti in Italia, per stimolare la domanda interna e supportare le imprese locali.
    • una politica industriale più incisiva, con misure di sostegno alla filiera e investimenti mirati alla transizione elettrica.
    • interventi strategici a livello nazionale ed europeo, per evitare che il settore automobilistico italiano subisca un tracollo irreversibile.

    Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha avviato un tavolo di confronto con gli operatori del settore per definire una strategia d’intervento. Tuttavia, senza misure concrete e tempestive, il rischio di un declino strutturale dell’automotive italiano diventa sempre più reale.

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie