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sabato, 27 Aprile 2024
  • 80 euro in busta paga: con taglio Irpef, risparmio medio di 1.000 euro per una famiglia bireddito

    Per i redditi da lavoro dipendente al di sotto dei 25mila euro lordi all’anno, l’aumento delle detrazioni Irpef voluto da Renzi, ovvero gli 80 euro mensili netti in più in busta paga, consentirà di abbassare, rispetto al 2013, il carico fiscale di oltre mille euro per una famiglia bireddito e di 500 euro per quella monoreddito. I conteggi sono stati fatti dalla Cgia che in entrambi i casi ha messo a confronto il carico fiscale che queste due famiglie dovranno sostenere quest’anno rispetto a quanto hanno pagato nel 2013. “Il risultato – si legge in una nota stampa dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre –  è positivo ed in tutte e due le situazioni, nonostante l’introduzione della Tasi, della Tari, del leggero ritocco all’insù sia delle addizionali Irpef comunali/regionali sia dell’imposta di bollo sul dossier titoli e gli effetti a regime dell’aumento dell’Iva, le tasse, rispetto al 2013, sono destinate a diminuire”. “Pur salutando con grande soddisfazione l’appesantimento delle buste paga voluto da Renzi – dice Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia – il problema si pone per coloro che non potranno beneficiare del taglio dell’Irpef, come i lavoratori autonomie i pensionati, e per tutti i contribuenti che dichiarano un reddito superiore ai 25.000 euro. Se escludiamo i  10 milioni circa di incapienti e i 10 milioni che beneficeranno degli 80 euro mensili in più in busta paga, rimangono altri 21 milioni di contribuenti: per questi, il peso delle tasse è destinato ad aumentare”.

     

    FAMIGLIA BI-REDDITO (VALORI IN EURO)

    Famiglia bi-reddito composta da due lavoratori dipendenti: una commessa con reddito di 20.000 euro (corrispondenti a una busta paga di 1.177 euro per 14 mensilità) e un operaio con reddito di 23.000 euro (corrispondenti a 1.459 euro per 13 mensilità), 1 figlio a carico.

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