Il presente ed il futuro dell'aftermarket indipendente
DI STEFANO BELFIORE
Sintonizzarsi sul cambiamento, essendo disposti a cambiare investendo in nuove competenze, attrezzature e modelli. La partita futura del nostro aftermarket indipendente si gioca e la si vince su questo campo. Ne è convinto Silvano Guelfi (nella foto), responsabile scientifico dell’Osservatorio di mercato IAM Italia del Politecnico di Torino, che lo scorso 20 marzo ha messo in luce, nella IX Edizione del Convegno Independent After Market, lo stato di salute e le proiezioni future del post-vendita nazionale. Il biennio 2019-2010 sarà contraddistinto da un prosieguo del processo di selezione e concentrazione degli operatori della filiera. Senza dimenticare gli interventi del Governo in tema di mobilità che avranno un impatto, non di poco conto, sulle dinamiche di settore.
Innanzitutto qual è lo stato di salute dell’aftermarket indipendente in Italia?
L'aftermarket indipendente ha registrato nel 2018 un primo segno negativo, come anticipato nell'VIII Convegno IAM dell'8 marzo 2018 a Torino, dopo un quinquennio di sviluppo importante. Il biennio 2019/2020 sarà caratterizzato dal consolidamento dei risultati e da una costante selezione e concentrazione degli operatori.
Il suo Osservatorio accademico ha analizzato il trend di mercato in termini di volumi venduti per categoria prodotto nel triennio 2016-2019. Cosa emerge? Chi sono i migliori performer?
In relazione alle categorie prodotto analizzate dal nostro Osservatorio IAM, circa 220, i migliori performer del 2016-2018 sono stati batterie auto (senza scordare l'effetto piombo), tiranteria, volani, dischi freni, proiettori e fanali, tergicristalli e spazzole, motorini & alternatori.
Guardando al prossimo futuro, che orizzonte può delinearsi per il post-vendita nazionale?
Il biennio 2019/2020 sarà caratterizzato dal consolidamento dei risultati e dal prosieguo del processo di selezione e concentrazione degli operatori. Grande parte dell'evoluzione futura sarà inoltre determinata dalle scelte in tema di mobilità del Governo, incentivi, blocchi alla circolazione e del relativo evolversi del parco circolante. Un profondo impatto sarà generato dall'accelerazione tecnologica in tema di connettività, autonomia, elettrificazione dell'auto con la grande sfida di una coerente regolamentazione legislativa in tema di sicurezza e responsabilità.
Auto elettrica, ibrida, shared mobility. A suo avviso i player della filiera come devono cavalcare questi attualissimi trend?
Ogni cambiamento modifica lo stato della competizione, chiudendo degli spazi ed aprendone degli altri. Per sintonizzarsi sul cambiamento occorre essere vigili, aperti e disposti a propria volta a cambiare investendo in nuove competenze, attrezzature, modelli di servizio ai propri clienti, logistica ed altro ancora.