Uno stand imponente quello di LKQ RHIAG alla prima edizione di Futurmotive, presente in fiera il concept “Garage of the future”.
Nell’era della transizione energetica dove il mondo automotive sta lentamente ma costantemente evolvendosi verso la completa elettrificazione, ci sono grandi realtà come LKQ RHIAG che anticipano i tempi, mostrando ai visitatori di Futurmotive 2023 ma anche agli addetti ai lavori, autoriparatori e officine comprese, la riparazione di auto del futuro, dalle elettriche alle ibride.
Il futuro è alle porte, formare e comunicare le proprie nuove competenze è sinonimo di intelligenza ma anche di adeguamento alle nuove esigenze di mobilità che sta attraversando l’Europa, l’avvento delle auto elettriche creerà nuove opportunità di lavoro anche e soprattutto per gli addetti ai lavori del mondo automotive e aftermarket, è solo una questione di investire in formazione e di adeguare le proprie competenze alle mutate condizioni del mercato auto.
Presenti con le nostre telecamere a Futurmotive, abbiamo intervistato Federica Bertoldi, Responsabile Comunicazione LKQ RHIAG.
Perché LKQ RHIAG è presente alla prima edizione di Futurmotive?
“Un grande successo, una grande presenza di pubblico, non devo dire inaspettata, ce l’aspettavamo, ci abbiamo creduto all’inizio, abbiamo confermato una presenza molto importante, abbiamo portato in fiera tutte le nostre competenze, quelle del mondo officina, quindi presentiamo il nostro concept “Garage of the future” con cui proponiamo la riparazione delle auto elettriche e ibride del futuro, ma anche per tutto il mondo della connettività già molto presente.
Presentiamo anche tutte le nostre competenze che abbiamo come distributore di prodotti, che abbraccia tutto il mondo del recycling e del manufacturing che è proprio nel DNA del gruppo mondiale di cui facciamo parte e che oggi finalmente qua in Fiera può presentare tutto quello che è in grado di fare per supportare il concetto di economia circolare e questa transizione energetica e di settore che stiamo attraversando”.
