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giovedì, 01 Maggio 2025
  • Stellantis, Mirafiori chiuderà fino a dicembre

    Stellantis, Mirafiori chiuderà fino a dicembre

    Stellantis è pronta a sospendere l’attività del suo stabilimento di Mirafiori fino al 17 dicembre 2024.

    Nella nota diffusa da Stellantis, si legge: “La sospensione delle attività produttive dal 2 al 17 dicembre, cui seguirà la chiusura collettiva dell’impianto dal 18 dicembre al 5 gennaio, frutto di un accordo siglato nelle scorse settimane in relazione alle festività di fine anno”.

    Il motivo principale della chiusura dello stabilimento di Stellantis è dovuto allo scarso appeal delle auto elettriche. Il 97% della produzione di Mirafiori è destinato ai mercati extraeuropei tra cui Cina e Stati Uniti.

    La carenza di ordini ha costretto il Gruppo a rivedere i suoi piani.

    La nuova Fiat 500 elettrica è prodotta a Mirafiori.

    Un’auto che per quanto sia valida dal punto di vista tecnologico, non riesce a tenere testa alle concorrenti, soprattutto a quelle asiatiche.

    Il segmento city car BEV in Europa nei primi 10 mesi dell’anno si è ridotto del 54% rispetto allo stesso periodo del 2023 e, allo stesso tempo in Italia, il mix BEV è su livelli molto bassi, intorno al 4%. Questo non è sufficiente a mantenere una continuità nella produzione. In questo scenario la scelta di produrre la nuova 500 ibrida a Mirafiori (che arriverà a novembre 2025, ndr) è coerente con la responsabilità sociale del Brand”.

    Stellantis potrebbe decidere di riaprire Mirafiori a inizio 2025

    La ripartenza dello storico sito produttivo di Stellantis, potrebbero avvenire a ridosso della prima settimana di gennaio 2025. La nuova Fiat 500 ibrida arriverà nel corso del prossimo anno, nell’attesa, la versione “vecchia” della compatta auto elettrica, continuerà a essere prodotta ed esportata.

    Sulla chiusura dello stabilimento di Mirafiori sono intervenuti anche i sindacati. Gianni Mannori, Segretario Generale della FIOM CGIL di Torino ha dichiarato che per il diciottesimo anno consecutivo saranno utilizzati gli ammortizzatori sociali.

    Lo stop produttivo durerà oltre un mese, nell’attesa, le associazioni di categoria richiedono l’intervento del Governo.

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