La manutenzione di un’auto diesel richiede attenzione specifica, poiché i propulsori alimentati a gasolio sono generalmente più complessi rispetto ai benzina. Oggi quasi tutti i motori diesel sono turbocompressi, e la presenza del turbocompressore introduce componenti che meritano verifiche regolari.
Il motore diesel lavora con un rapporto di compressione molto elevato e questo implica una costruzione robusta e longeva. Tuttavia, proprio per questo motivo, l’attenzione si sposta spesso su elementi accessori piuttosto che sul blocco motore stesso.
Un punto di partenza fondamentale è consultare sempre il libretto di uso e manutenzione fornito dal costruttore. Le indicazioni sul chilometraggio per i tagliandi possono variare da modello a modello: in media, per un’auto diesel moderna, la manutenzione programmata è prevista ogni 30.000 km, ma molte vetture attuali adottano un sistema dinamico di controllo del tagliando. Questo sistema sfrutta una rete di sensori che monitorano lo stile di guida e le condizioni d’uso per stimare il degrado dell’olio motore, suggerendo così l’intervallo più corretto per l’intervento in officina.
Manutenzione auto diesel: controlli da non trascurare
Prestare attenzione al riscaldamento del motore è una delle buone abitudini da adottare. Non conviene accelerare a fondo finché la temperatura del liquido refrigerante non ha raggiunto un livello ottimale. È altrettanto sconsigliato lasciare il motore acceso da fermo per lunghi periodi in fase di riscaldamento: in queste condizioni, il motore impiega più tempo a entrare in temperatura e può verificarsi un fenomeno noto come “lavaggio dell’olio”, ovvero una diluizione del lubrificante con gasolio non completamente combusto.
Prima di avviare il motore, è buona norma attendere lo spegnimento di tutte le spie sul cruscotto: questo indica che la centralina ha completato i controlli diagnostici iniziali.
Durante i tagliandi regolari, la manutenzione tipica prevede:
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sostituzione del filtro dell’olio, dell’aria e del carburante
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cambio dell’olio motore
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verifica dell’impianto frenante
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controllo delle guarnizioni e dei tubi in pressione
A chilometraggi più elevati, si effettuano ulteriori operazioni, tra cui:
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sostituzione della cinghia di distribuzione (o catena, se presente)
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sostituzione delle pastiglie dei freni
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eventuale sostituzione dell’olio del cambio
Un aspetto spesso trascurato riguarda la manutenzione del cambio automatico. Che si tratti di un cambio robotizzato, doppia frizione o con convertitore di coppia, è fondamentale verificarne lo stato e sostituire l’olio secondo le specifiche del costruttore, come confermano anche i tecnici specializzati.
Prendersi cura in modo consapevole del proprio veicolo diesel significa garantirne l’affidabilità nel tempo e mantenerne l’efficienza. Una corretta manutenzione non è solo un dovere per prolungare la vita del motore, ma anche un modo concreto per ridurre i consumi e le emissioni.