15.8 C
Napoli
mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Freni a disco o a tamburo: differenze, vantaggi e quale scegliere

    Freni a disco o a tamburo: differenze, vantaggi e quale scegliere

    Non è raro che molti automobilisti non sappiano se la propria vettura utilizzi freni a disco o a tamburo, e in effetti, per chi guida senza particolari interessi tecnici, la differenza può sembrare irrilevante. Tuttavia, per gli appassionati di meccanica e per i professionisti dell’aftermarket, conoscere il tipo di impianto frenante è fondamentale, anche in ottica di manutenzione e prestazioni.

    Freni a tamburo o a disco: una scelta legata a età e segmento del veicolo

    Nei veicoli più datati o nelle utilitarie moderne dal costo contenuto, è ancora piuttosto comune trovare una configurazione mista: freni a disco sull’assale anteriore e a tamburo su quello posteriore. Questa soluzione consente di contenere i costi, pur garantendo una frenata efficace per l’uso quotidiano.

    Al contrario, le auto più recenti – soprattutto quelle di fascia medio-alta o dal peso maggiore – adottano quasi sempre freni a disco su tutte e quattro le ruote. Ci sono però eccezioni interessanti, come le Volkswagen elettriche della gamma ID, che utilizzano freni a tamburo al posteriore. In questi casi, la frenata rigenerativa del motore elettrico riduce significativamente il carico di lavoro per i freni posteriori, rendendo i tamburi una scelta efficace e longeva.

    Come funzionano i freni a disco

    I freni a disco si distinguono per una struttura “aperta” che agevola la dispersione del calore e rende più accessibili gli interventi di manutenzione. Il cuore del sistema è costituito dalle pinze, che comprimono le pastiglie contro il disco, solidale alla ruota. Il movimento è garantito da pistoncini idraulici, ma in alcuni impianti moderni – come il sistema by-Wire sviluppato da ZF – l’azionamento è completamente elettrico.

    Le pastiglie esercitano una forza simmetrica su entrambe le facce del disco e garantiscono un’elevata potenza frenante. Per questo motivo, sono sempre presenti sulle ruote anteriori, che in fase di frenata sopportano il carico maggiore e offrono maggiore aderenza. Il loro funzionamento avviene in direzione parallela all’asse del disco.

    Come funzionano i freni a tamburo

    I freni a tamburo, invece, si basano su un cilindro rotante – il tamburo – all’interno del quale due ganasce semicircolari vengono spinte verso l’interno dalla pressione idraulica. A differenza delle pastiglie, le ganasce si muovono radialmente, ovvero verso l’esterno.

    Una particolarità di questo sistema è l’effetto “auto-serrante” della ganascia avvolgente, che si appoggia nella stessa direzione del senso di rotazione, aumentando l’efficacia della frenata ma, se non correttamente progettata, rischia di causare un’usura irregolare. Le versioni più moderne hanno superato questo limite grazie a design più sofisticati, anche se più complessi da realizzare.

    Quali sono le principali differenze e vantaggi:

    • raffreddamento: i freni a disco dissipano meglio il calore ma sono esposti agli agenti atmosferici; i tamburi trattengono più calore ma sono protetti dalla contaminazione esterna.

    • manutenzione: i dischi sono più semplici da ispezionare e sostituire; i tamburi richiedono più tempo e competenze.

    • durata: i tamburi, in condizioni normali, possono superare i 150.000 km; i dischi sono più sensibili a usura e stress termico.

    • resistenza al trascinamento: i freni a disco possono presentare un leggero attrito residuo se le pastiglie non si ritraggono completamente; i tamburi utilizzano molle che facilitano il ritorno in posizione.

    In ogni caso, i componenti aftermarket, come quelli proposti dal marchio scandinavo NK,  offrono soluzioni affidabili e di qualità sia per impianti a disco che a tamburo.

    Freni a disco o a tamburo?

    Non esiste una risposta assoluta. Entrambi i sistemi, se progettati correttamente e mantenuti con cura, garantiscono sicurezza e durata. I freni a disco offrono prestazioni superiori in condizioni estreme e sono più comuni nelle auto moderne, mentre i tamburi rappresentano una soluzione ancora valida, longeva e adatta a veicoli in cui il carico posteriore è limitato. La scelta finale dipende da esigenze, stile di guida e tipologia di veicolo.

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie