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giovedì, 13 Febbraio 2025
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    Filtro antiparticolato: perché si intasa e come risolvere

    I veicoli diesel sono noti per il basso consumo di carburante e la coppia elevata, ma producono particelle di fuliggine che devono essere filtrate attraverso il filtro antiparticolato (DPF), un componente fondamentale per ridurre l’inquinamento.

    Cos’è il filtro antiparticolato e come funziona?

    Il filtro antiparticolato è un dispositivo realizzato con una struttura porosa in ceramica che intrappola il particolato senza ostacolare il passaggio dei gas di scarico. Tuttavia, questo accumulo di particelle deve essere periodicamente eliminato attraverso un processo chiamato rigenerazione, che converte la fuliggine in cenere non nociva, espulsa attraverso il sistema di scarico.

    La rigenerazione può avvenire in due modi principali:

    1. Rigenerazione passiva: Si verifica durante la guida a velocità elevate per un periodo prolungato (15-20 minuti), quando i gas di scarico raggiungono temperature sufficienti per bruciare la fuliggine.
    2. Rigenerazione attiva: Il sistema inietta carburante extra per aumentare la temperatura dei gas di scarico, avviando il processo di combustione della fuliggine. Questo metodo è automatico e dura circa 5-10 minuti, ma può essere interrotto se il motore viene spento.

    Durante la rigenerazione attiva, si possono notare segnali come un aumento del minimo, maggior consumo di carburante, odore insolito dai gas di scarico e un cambio nel rumore del motore.

    Perché il filtro antiparticolato si intasa?

    Un filtro antiparticolato può ostruirsi per diversi motivi, specialmente se la rigenerazione non viene completata correttamente. Ecco i principali fattori:

    • Guida a basse velocità: L’uso frequente del veicolo in contesti urbani limita il raggiungimento della temperatura necessaria per la rigenerazione.
    • Valvola EGR difettosa: Un malfunzionamento della valvola di ricircolo dei gas di scarico porta a un aumento del particolato e un’intasamento accelerato.
    • Lubrificante non idoneo: L’uso di oli non conformi, ricchi di ceneri solfatate, può compromettere il funzionamento del DPF.
    • Problemi al sistema di iniezione: Iniettori malfunzionanti generano un eccesso di carburante non bruciato, causando maggior fuliggine.
    • Turbocompressore danneggiato: Perdite di olio o problemi al turbo alterano la miscela aria-carburante, aumentando il particolato emesso.

    Problemi causati da un filtro intasato

    Un DPF ostruito può causare una serie di inconvenienti:

    • Perdita di potenza del motore.
    • Aumento del consumo di carburante.
    • Accensione della spia motore.
    • Limitazioni nella modalità di guida, con il motore che potrebbe entrare in modalità protezione.

    Quanto costa la pulizia del filtro antiparticolato?

    Il costo per la pulizia del filtro antiparticolato varia in base alla tecnica utilizzata. Tra le opzioni più comuni troviamo:

    • Rigenerazione forzata: Una procedura eseguita in officina che utilizza attrezzature specializzate.
    • Pulizia chimica: L’impiego di detergenti specifici per eliminare i residui ostinati.

    I prezzi possono oscillare notevolmente, generalmente tra 150 e 500 euro, a seconda della complessità dell’intervento e del modello del veicolo.

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