Il 2024 si è chiuso con dati contrastanti per il mercato dell’auto. In Italia, le vendite hanno registrato una flessione dello 0,8%, mentre il resto d’Europa ha mostrato una crescita timida dello 0,9%. Numeri che sottolineano un settore in difficoltà, schiacciato tra la necessità di rispettare normative sempre più stringenti e una domanda che fatica a decollare. Va piuttosto male la vendita di auto elettriche, che ha raggiunto in Italia quota 4,2%; equivale a dire che siamo gli ultimi tra i 5 maggiori player europei. Aggiungendo i modelli ibridi plug-in si arriva solo all’8,6%.
Al centro del settore auto vi è sempre il nodo delle sanzioni europee legate al mancato abbassamento delle emissioni di CO2: le medie di emissioni devono essere ridotte per evitare pesanti penalità.
Mercato dell’auto, nuove alleanze tra i Costruttori
In questo contesto, l’unica strategia efficace per i costruttori sembra essere quella delle alleanze. A fare da apripista è Tesla, che ha stretto accordi con colossi come Stellantis, Toyota, Ford, Mazda, Subaru, Alfa Romeo e Peugeot.
Parallelamente, un secondo blocco si sta formando con Mercedes, Polestar, Volvo e Smart, unendo forze per affrontare le nuove sfide del mercato.
In questo quadro, l’Italia cerca di trovare il suo spazio sfruttando le dinamiche delle alleanze internazionali. Una figura chiave è Adolfo Urso, ministro delle Imprese, che sta lavorando per negoziare con i commissari europei competenti in materia di industria e transizione.
Secondo le ultime indiscrezioni, la Commissione Europea starebbe valutando la possibilità di concedere sussidi economici ai Paesi membri per incentivare l’acquisto di auto elettriche, un passaggio cruciale per sostenere la transizione verso una mobilità più sostenibile.
La debole performance del mercato italiano delle auto riflette una difficoltà sistemica che va oltre i numeri. L’elettrificazione, la standardizzazione tecnologica e la necessità di investimenti in ricerca e sviluppo rappresentano le sfide principali per i produttori nazionali. Tuttavia, con il supporto di sussidi europei e una strategia mirata di partecipazione alle alleanze globali, l’Italia potrebbe riuscire a rilanciare il settore automobilistico, rendendolo più competitivo e in linea con gli obiettivi ambientali.