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venerdì, 11 Luglio 2025
  • Nuove regole per il bollo auto in vigore dal 2026

    Bollo auto

    Dal 1° gennaio 2026, cambiano le modalità di pagamento del bollo auto, ma solo per i veicoli immatricolati a partire da quella data. Per le auto già circolanti continueranno a valere le attuali scadenze. Le nuove disposizioni prevedono che il primo versamento venga effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione.

    Chi ad esempio acquisterà un’auto nuova il 10 febbraio 2026, dovrà provvedere al pagamento del bollo auto entro il 31 marzo dello stesso anno. Di conseguenza, la scadenza resterà fissa per gli anni successivi, sempre entro fine febbraio. Questo sistema, già adottato in alcune Regioni come Lombardia e Piemonte, verrà uniformato su scala nazionale.

    Pagamento annuale del bollo auto obbligatorio e addio all’esenzione per i fermi amministrativi

    Dal 2026 il bollo potrà essere corrisposto esclusivamente in un’unica soluzione annuale. Le eventuali opzioni di pagamento frazionato, ad esempio quadrimestrale, saranno lasciate alla discrezione delle singole Regioni, che potranno attivarle per specifiche categorie di veicoli o contribuenti.

    Un’altra novità rilevante riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo: non saranno più esclusi dal pagamento. La modifica supera l’interpretazione in vigore dal 2017, in base a una precedente pronuncia della Corte Costituzionale.

    Per quanto riguarda gli importi, rimangono invariati i parametri di calcolo del bollo in base alla potenza del motore e alla classe ambientale:

    • 2,58 €/kW per veicoli Euro 4, Euro 5 ed Euro 6

    • 2,70 €/kW per Euro 3

    • 2,80 €/kW per Euro 2

    • 2,90 €/kW per Euro 1

    • 3,00 €/kW per veicoli Euro 0

    Resta in vigore anche il superbollo per le vetture con potenza superiore a 185 kW, con l’aggiunta della sovrattassa secondo le norme attuali. In caso di errore nella Regione destinataria del pagamento, saranno le stesse amministrazioni a regolare internamente i trasferimenti, senza oneri per il cittadino.

     

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