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giovedì, 21 Agosto 2025

Truffe contachilometri: un fenomeno che colpisce duramente l’Italia

Truffe contachilometri: un fenomeno che colpisce duramente l’Italia

In Italia, la manipolazione dei contachilometri non è soltanto una pratica scorretta verso gli acquirenti di auto usate, ma rappresenta anche un problema di rilevanza economica nazionale. Secondo uno studio condotto da carVertical, società leader nell’analisi dei dati nel settore automotive, questa frode comporta per il Paese perdite annue superiori a 467,5 milioni di euro, con acquirenti che arrivano a pagare in media il 25% in più rispetto al reale valore dei veicoli.

Il meccanismo è semplice quanto insidioso: riducendo artificialmente il chilometraggio del contachilometri, il venditore crea l’illusione di un’auto più recente e in migliori condizioni, ingannando l’acquirente. In termini concreti, un’auto proposta a 10.000 euro potrebbe valere realmente solo 7.500 euro, con un danno diretto di circa 2.500 euro. Nei modelli di lusso, le differenze possono raggiungere cifre a cinque zeri.

Il falso chilometraggio rende un veicolo più appetibile sul mercato, ma priva il compratore di una valutazione reale e può celare problemi meccanici nascosti”, spiega Matas Buzelis, esperto del settore automobilistico di carVertical.

Truffe dei contachilometri, l’impatto in Europa e i Paesi più colpiti

L’analisi di carVertical, condotta su scala europea, stima che le frodi sui contachilometri generino perdite complessive per circa 5,3 miliardi di euro l’anno nei Paesi monitorati, con un danno reale probabilmente più elevato a causa dei casi mai rilevati.
L’Europa occidentale risulta la più penalizzata: Regno Unito (1,4 miliardi di euro), Francia (1,15 miliardi), Germania (1,1 miliardi) e Italia guidano la classifica delle perdite. Nei Paesi dell’Europa orientale, invece, l’impatto economico è minore, sebbene la pratica sia comunque diffusa.

Il problema è aggravato dalla scarsa condivisione dei dati tra le nazioni e dal fatto che molti registri non siano ancora completamente digitalizzati. Questo rende difficile individuare le manipolazioni e lascia agli acquirenti gran parte dell’onere di verificare la reale condizione del veicolo prima dell’acquisto.

Secondo carVertical, consultare un report dettagliato sulla storia dell’auto è il metodo più efficace per smascherare eventuali alterazioni del chilometraggio. Oltre a evidenziare quando e come è avvenuta la manomissione, questi documenti consentono di valutare l’effettivo stato del veicolo, prevenendo spese impreviste e trattative svantaggiose.

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