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mercoledì, 30 Luglio 2025

Xiaomi YU7 elettrica premium: lusso cinese, ambizioni globali

Xiaomi YU7

Dalla telefonia mobile alla mobilità sostenibile, Xiaomi compie il passo decisivo con la nuova YU7, una berlina elettrica pensata per ridefinire il concetto di premium accessibile. Lunga cinque metri, costruita su una piattaforma proprietaria e dotata di una suite tecnologica degna di un’ammiraglia tedesca, la YU7 dimostra che l’azienda cinese non si accontenta più di competere: punta a guidare il cambiamento.

Il design della Xiaomi YU7 mostra linee tese ed eleganti, ispirate all’automotive europeo senza risultare derivativo. L’equilibrio delle proporzioni si affianca a soluzioni aerodinamiche avanzate, tra cui prese d’aria carenate, maniglie a scomparsa e un coefficiente Cx di 0,245. L’impostazione stilistica è minimale ma sofisticata, con dettagli curati e superfici pulite che riflettono un’identità ormai matura.

Ma è all’interno che la Xiaomi YU7 rivela la sua natura più sorprendente.

L’abitacolo, concepito come estensione dell’ecosistema smart di Xiaomi, unisce comfort di livello executive a funzioni inedite nel panorama delle elettriche. I sedili in pelle Nappa si trasformano in chaise-longue, il tunnel centrale ospita un frigobar estraibile e il controllo del climatizzatore posteriore è affidato a uno smartphone integrato, connesso via Wi-Fi al sistema centrale. Il tetto panoramico elettrocromatico si adatta in tempo reale alla luce, mentre l’impianto audio a 25 altoparlanti e il filtro HEPA da oltre 2 m2 offrono un’esperienza da salotto su ruote.

Praticità e tecnologia convivono con una capacità di carico superiore agli 820 litri, grazie anche al vano anteriore da 148 litri completamente elettrificato. Comandi vocali esterni permettono di aprire il bagagliaio senza mani: una soluzione ideale in ambito urbano e per chi viaggia spesso carico.

Il cuore tecnologico della YU7 è una batteria da 101,7 kWh netti, in grado di offrire un’autonomia reale di 533 km (con carica al 93%). Il dato più impressionante è però la potenza di ricarica: fino a 480 kW in corrente continua, con tempi di attesa che si riducono a poco più di 10 minuti per passare dal 10 all’80% – un parametro oggi riservato a pochissimi modelli sul mercato globale.

Durante un breve test su percorso privato, la versione Max da 690 CV e 880 Nm ha rivelato un comportamento tipico da ammiraglia, più che da sportiva. Merito dell’insonorizzazione spinta, doppi vetri, passaruota isolati, delle sospensioni pneumatiche e di un telaio raffinato con doppi bracci all’anteriore e multilink posteriore a cinque leve.

Anche a velocità autostradali, l’abitacolo resta ovattato: si può parlare a bassa voce come in una sala riunioni hi-tech. L’infotainment, completamente personalizzabile, si sviluppa in orizzontale sotto il parabrezza e ricorda la configurazione della BMW iX3, con un’interfaccia intuitiva e integrata nell’ecosistema Xiaomi.

A lasciare davvero il segno è il listino: in Cina, la YU7 parte da una cifra compresa tra i 30.000 e i 40.000 euro al cambio attuale. Un valore impensabile per un veicolo con simili dotazioni in Europa, dove concorrenti come BMW i7, Audi Q8 e-tron o Mercedes EQE impongono soglie ben più elevate. Il mercato ha risposto con entusiasmo: oltre 200.000 ordini registrati nel primo giorno di vendita, un risultato che proietta Xiaomi in una nuova dimensione del settore automotive.

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