DI STEFANO BELFIORE
Il mercato proseguirà nel suo trend di crescita e parallelamente aumenterà il tasso di competitività. Ed in questo iter evolutivo saranno premiati coloro in grado di saper bene mixare coraggio ed equilibrio imprenditoriale. Per Silvano Guelfi (nella foto), responsabile scientifico dell’Osservatorio di Mercato IAM del Politecnico di Torino, questa è la rotta su cui viaggerà e si muoverà la filiera dell’aftermarket indipendente. A pochi giorni dall’evento “Numeri, prospettive e soluzioni per il settore aftermarket” (in programma giovedì 28 aprile alle ore 10:30 presso il Grand Hotel Salerno e organizzato da Aftermarket LAB in collaborazione con il Politecnico di Torino, Confartigianato Imprese e Sofinn Italia), anticipiamo, più nel dettaglio, qualche tema che sarà approfondito nella cornice convegnistica che vedrà fra i relatori anche il professore Guelfi dell’ateneo piemontese. Oggi il saper fare impresa passa anche attraverso un grande spirito di osservazione e collaborazione. “Non si deve aver timore – sottolinea Gelfi – di interagire con chi è più "attrezzato" di noi. Si deve avere una grande paura di non imparare perchè i propri interlocutori non possono o non vogliono ricevere/dare e quindi migliorare e far migliorare”. Oltre alle relazioni con i player più competitivi, altro fattore chiave è la bravura e l’intuizione di saper anticipare ciò che accadrà. E qui entra in gioco l’innovazione di processo: funzionale a rendere più efficiente l’organizzazione delle risorse nella customer care.
Professore Guelfi, la prossima settimana relazionerà a Salerno nell’evento di Aftermarket LAB che cala la lente analitica sul presente e sul futuro del mondo dell’autoriparazione. Oltre ai numeri, di cosa necessitano gli imprenditori della filiera indipendente per essere sempre più competitivi nell’area strategica d’affari?
Innanzitutto è un piacere partecipare all'evento organizzato da Aftermarket LAB in una delle aree più importanti e dinamiche per l'aftermarket automotive. In relazione agli ingredienti determinanti per operare con soddisfazione è la competizione stessa che li evidenzia con grande chiarezza: il coraggio di conoscersi in profondità, di porsi continuamente degli obiettivi per il futuro e di attivarsi per realizzarli. In sintesi scegliere se programmare come operare per quali priorità o consumare le proprie energie nelle emergenze. La capacità di scegliere interlocutori, ossia clienti, fornitori, collaboratori, coerenti con i propri obiettivi e il proprio contesto competitivo: relazionarsi con operatori competitivi aiuta ad essere competitivi. Acquisire conoscenza indipendente, non essere autoreferenziali, pensare a come migliorare e realizzare ciò che si è pensato.
Quanto contano le intuizioni, come la capacità di anticipare le tendenze del mercato e le innovazioni di processo, nel saper fare impresa in questo comparto?
L'intuito imprenditoriale, ossia la capacità di vedere, prima che i fatti lo rendano evidente, ciò che probabilmente accadrà, è decisivo per l'impresa e in particolare nel settore IAM caratterizzato da una crescente selezione competitiva, da un processo di miglioramento continuo da parte degli operatori più attenti. Miglioramento, quest'ultimo, che passa attraverso il cambiamento, in particolare, delle modalità operative di come si svolgono le proprie attività: l'innovazione di processo è modificare come si opera per essere più efficienti nell'utilizzo delle risorse e più efficaci nella soddisfazione dei propri interlocutori, in primis il cliente.
Si assiste sempre più ad un fenomeno di networking, soprattutto nel mondo della distribuzione. Insomma, tutti cercano nuove relazioni con gli operatori migliori. Perché?
Il networking, ossia l'attività di costruzione di relazioni di reciprocità in cui si dà e si riceve tempo, competenze, informazioni, è la possibilità competitiva di oggi di catturare i cambiamenti in atto e di elaborarli in una risposta competitiva per la propria impresa. E' necessario sempre più essere aperti, osservare, interagire, collaborare, imparare per migliorare. E tutti possono insegnare e debbono apprendere: nell'un caso come nell'altro i risultati sono migliori, se e quanto più, gli studenti così come gli insegnanti sono di qualità. Non si deve aver timore di interagire con chi è più "attrezzato" di noi, si deve avere una grande paura di non imparare perchè i propri interlocutori non possono o non vogliono ricevere/dare e quindi migliorare e far migliorare.
Sempre in termini di partnership più orizzontali, quanto contano le collaborazioni con enti di ricerca ed aziende Ict per esprimere un maggior agonismo economico?
Ogni volta che si avvia una collaborazione con enti di ricerca ed aziende Ict è come entrare in una palestra attrezzata. Inizialmente si osserva il funzionamento delle diverse macchine e come si possono utilizzare e, dopo un po’, ti viene il desiderio di passare all'azione. Ecco, tali società operano come dei propellenti all'azione. Innescano il desiderio di migliorarsi. Ti costringono ad essere consapevole delle possibilità competitive. E quindi a percorrerle per evolvere con il sistema competitivo.
Secondo gli ultimi dati del suo Osservatorio, il mercato IAM è cresciuto mediamente negli ultimi 5 anni del 4,77 per cento annuo. Che trend prevede in futuro?
Il 4,77 per cento medio annuo di sviluppo equivale a circa un più 26 per cento cumulato: un risultato eccezionale in un sistema economico che solleva i calici con risultati che iniziano sempre con lo zero davanti (+0,8% l'incremento del PIL atteso per il 2016 ma il valore tendenziale è +0,3%). E' evidente che il settore IAM ha una differente vivacità competitiva che, per il conforto di tutti gli operatori, continuerà anche nel prossimo futuro. Tutti i modelli di valutazione del mercato indicano un 2016 in crescita, rispetto al 2015, di circa il più 6 per cento ed anche il 2017 ed il 2018 saranno sempre con il segno positivo. Il mercato continuerà a crescere anche se non per tutti nello stesso modo. Si assisterà all'intensificarsi della selezione competitiva e saranno premiati, e in misura maggiore, i più capaci di miscelare opportunamente coraggio ed equilibrio.