Conosciamo tutti, nonostante non sempre sia nostro diretto interesse, la legge 104. Questa norma si occupa di tutelare i soggetti diversamente abili, il cui scopo è la rimozione delle cause invalidanti, la promozione dell’autonomia, della socializzazione e dell’integrazione, prevede numerose agevolazioni per il disabile e per i loro familiari. Una di queste è il bollo auto sui veicoli da loro condotti (e non), oltre ad agevolazioni sull'acquisto di un'auto.
Per ottenerla (ce lo fa sapere anche laleggepertutti.it) è necessario attestare presso il PRA, con idonea documentazione ovvero la certificazione medica, l’esistenza di una circostanza che escluda l’obbligo di pagamento, come ad esempio la disabilità.
L’esenzione dal pagamento del bollo è ristretta soltanto ad alcune categorie di persone:
- disabili con ridotte capacità motorie permanenti;
- disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
- disabili con problemi mentali o psichici per i quali è stata riconosciuta l’indennità di accompagnamento;
- disabili con cecità o sordità.
L’esenzione una volta ricevuta è permanente e va applicata a veicoli (uno per famiglia), condotti da disabili o da familiari accompagnatori che lo hanno a carico, con limitazione di cilindrata fino a 2.000cc se a benzina, 2.800cc se a diesel. Se a richiedere l’esenzione è il disabile al quale è intestato il veicolo, non è necessaria la dichiarazione del reddito. Diversamente se si tratta di un familiare.
Nel caso in cui il veicolo venisse venduto, radiato, venisse meno l’invalidità del beneficiario o in caso di morte di quest'ultimo, è necessario farne tempestiva comunicazione all’ufficio competente. In caso di inedempimento l’Agenzia delle entrate provvederà al recupero forzato del tributo maggiorato di mora e sanzioni.
La questione del bollo auto in Italia diventa sempre più ampia e predisposta a continui cambiamenti, che si spera possano costituire dei miglioramenti, soprattutto per le tasche degli italiani.
Costanza Tagliamonte
