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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Ricambi auto contraffatti, siamo arrivati alla finta Ferrari!

    Ricambi auto contraffatti, siamo arrivati alla finta Ferrari!La finta Ferrari e i ricambi auto contraffatti

    La notizia ha del paradossale: le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Asti hanno sequestrato una ‘falsa’ Ferrari F430 infarcita di ricambi auto contraffatti! Si è arrivati quindi a falsificare un’intera automobile, nella carrozzeria e negli accessori esterni, per renderla del tutto simile a una vettura del Cavallino. La vettura protagonista del ‘tarocco’ è la sportiva Toyota MR2, alla quale sono stati sostituiti cerchi, pinze freno, cofano anteriore e posteriore, passaruota e volante con altri apparentemente identici a quelli della F430, la sportivissima Ferrari prodotta dal 2004 al 2009. Si tratta quindi di una macroscopica ‘applicazione’ di ricambi auto contraffatti, una pratica perniciosa che ha suscitato contromosse da parte dei principali attori dell’E-Commerce.

     

    Ricambi auto contraffatti per un cambio di identità

    All’incolpevole e onestissima Toyota sono stati applicati anche stemmi e loghi del Cavallino, con una falsificazione confermata anche dai periti intervenuti dopo il fermo dell’autovettura, alla cui guida c’era un uomo astigiano di 26 anni. L’auto è stata quindi sequestrata dalla Guardia di Finanza – di motivi ce n’erano tanti, per esempio le cessazione della conformità a seguito della sostituzione di importanti parti meccaniche – mentre il proprietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per l’utilizzo, senza autorizzazione, di marchi di fabbrica registrati. In effetti non è la prima volta che assistiamo all’uso fraudolento di marchi e loghi che vengono apposti tramite sofisticate apparecchiature su ricambi auto contraffatti.

     

    Ricambi auto contraffatti, ennesima truffa contro il Made in Italy

    Il comunicato delle Fiamme Gialle sottolinea “l’impegno della Guardia di Finanza per contrastare le filiere illecite del falso Made in Italy e che assume valore strategico perché mira alla tutela delle produzioni nazionali, specie in questo caso quando a subire il danno è un marchio che si contraddistingue per l’alta qualità e per essere uno dei simboli più conosciuti ed apprezzati dell’italian style nel mondo“. Ovviamente il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità dell’indagato (che sembra aver acquistato l’auto da un’altra persona) sarà definitivamente accertata solo nel caso dell’emissione di un’irrevocabile sentenza di condanna. Lasciamo quindi che la Giustizia faccia il suo corso e annotiamo il fatto che il mercato dei ricambi auto non contraffatti prevede anche soluzioni quali l’offerta Citroën di pezzi usati certificati e garantiti: il risparmio è assicurato e si evita di finanziare chi vende parti di dubbia provenienza, spesso illegale.

     

    Nicodemo Angì

     

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