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venerdì, 19 Aprile 2024
  • Anticontraffazione: i ricambi auto fake hanno sempre più i giorni contati sul web!

    Anticontraffazione: i ricambi auto fake hanno sempre più i giorni contati sul web!Anticontraffazione: i ricambi auto fake hanno sempre più i giorni contati sul web.

    Impegni condivisi per tutelare i consumatori e le imprese titolari dei diritti di proprietà industriale dal fenomeno della contraffazione sul mercato online – in forte crescita durante l’emergenza Covid – partendo dalla necessità di rafforzare le sinergie tra le istituzioni e i principali operatori del web nell’uso di azioni e strumenti aziendali efficaci per prevenire e contrastare la presenza di contraffattori.

    È quanto prevede il documento condiviso con Amazon, Alibaba, Ebay, Meta, Google Italy, Yoox, Tik Tok, risultato di un percorso avviato negli scorsi mesi dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Cnalcis (Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all’Italian sounding).

    I ricambi auto contraffatti: fenomeno che si annida nel web

    Gli effetti della pandemia e l’aumento considerevole negli ultimi anni di nuovi canali online ha cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori, determinando un parallelo spostamento anche dell’offerta di prodotti contraffatti su internet. In particolare uno studio condotto nel 2021 dalla Direzione generale per la tutela della proprietà industriale – UIBM del Mise in collaborazione con il CENSIS ha evidenziato però che su 8,3 milioni di e-consumers almeno 6,3 milioni erano convinti di acquistare un prodotto originale mentre 1,8 milioni di acquirenti ha comprato consapevolmente merce contraffatta. Non ne è esente il comparto dell’aftermarket nazionale: spesso ricambi auto contraffatti vengono venduti online ad ignari acquirenti. Problematica dinanzi alla quale produttori ed associazioni di categoria sono già corse ai ripari per combattere il fenomo del tarocco.

     

    Il commercio online ed i ricambi auto contraffatti

    Questi dati confermano l’esigenza, evidenziata già lo scorso anno dal Cnalcis, di individuare il “commercio online” tra i settori su cui intervenire prioritariamente, anche in considerazione dell’impatto che il fenomeno della contraffazione ha su platee molto ampie di consumatori, soprattutto giovani a cui si rivolge la nuova campagna di comunicazione promossa dal Mise.

    La risposta delle nostre aziende si è fatta sentire ed anche in maniera importante. 

    Brembo, da sempre garante della sicurezza e dell’affidabilità dei propri componenti, ha sviluppato l‘app Brembo Check che permette di certificare l’autenticità dei propri prodotti, in maniera semplice e veloce. 

    UFI Filters, specializzata nella filtrazione e nel thermal management, persegue nella lotta alla contraffazione ricambi, inasprendo le misure di sorveglianza ed estendendo a livello globale l’attività di Internet Business Intelligence insieme a CONVEY, società torinese operante nei servizi di Internet e Brand Protection.   

     

    I rischi di montare ricambi auto contraffatti

    E’ bene, sapere le problematiche che comporta un l’utilizzo di ricambi auto contraffatti. A tal proposito, Il ministero dello Sviluppo Economico e la D.G. Lotta alla Contraffazione- UIBM compilò qualche anno fa un utile vademecum di settore (che la nostra testata pubblicò) che mette in guardia dall’utilizzo della componentistica contraffatta. I pericoli sono diversi. “Mettono a rischio – si legge nella guida ministeriale – l’integrità del veicolo, la salute e sicurezza di chi occupa o utilizza il veicolo. Molti incidenti stradali sono causati da ricambi ‘falsi’. Inoltre  mettono a rischio anche la salute e la sicurezza di coloro che sfortunatamente si trovano sul tragitto del veicolo, in caso d’incidente causato da un pezzo contraffatto”. Altro danno riguarda l’ambiente. “In quanto – evidenzia sempre il vademecum –  i materiali utilizzati per la costruzione dei pezzi di ricambio contraffatti, non solo non rispettano le normative in materia di sicurezza, ma non rispettano neppure quelle in materia di tutela ambientale”.

     

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