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martedì, 23 Aprile 2024
  • Faurecia acquisisce Hella e crea un gruppo presente in molti settori

    Il consolidamento fra i produttori dell'aftermaket procede speditamente e la notizia che Faurecia acquisisce Hella ne è l'ennesima dimostrazioneIl consolidamento fra i produttori dell’aftermaket procede speditamente e la notizia che Faurecia acquisisce Hella ne è l’ennesima dimostrazione.

    Stiamo infatti parlando di una tra le più grandi operazioni nel settore della componentistica degli ultimi anni. L’acquisizione operata da Faurecia coinvolge anche l'Italia: dopo la fusione di PSA e FCA che ha dato vita al gruppo Stellantis, un’operazione che interessa da vicino anche l’aftermarket, la holding della famiglia Agnelli, Exor, è diventata primo azionista di Faurecia con il 5,5%. Gli analisti si aspettano che Exor non acquisti azioni della nuova entità e quindi la sua quota dopo l’acquisizione potrebbe diminuire al 4,5% circa. Il gruppo tedesco Hella, specializzato nella componentistica elettrica ed elettronica per l'automotive, entra quindi nell’orbita di un grande conglomerato come Faurecia. Il gruppo francese ha molti interessi ed è stato coinvolto in diverse recenti operazioni, come la cessione della sua divisione Acoustics and Soft Trims al componentista italiano Adler Pelzer.

     

    Faurecia acquisisce Hella e amplia il suo portafoglio

    Per il nuovo gruppo si stimano ricavi per 23 miliardi di euro nel 2021 con margini EBITDA superiori al 7%. L’operazione prevede che Faurecia acquisti il 60% di Hella dalle famiglie Hueck e Röpke, i maggiori azionisti del gruppo tedesco, ad un prezzo di € 60 per azione. Il controvalore sarà pagato con 3,4 miliardi di euro in contanti e circa 13,57milioni di azioni Faurecia di nuova emissione. In questo modo gli attuali soci di controllo di Hella avranno il 9% del capitale del nuovo gruppo. Successivamente Faurecia lancerà un'Opa sul mercato a 60 euro per azione per rilevare il restante 40%, come prescritto dai regolamenti tedeschi: il totale dell’operazione sarà di circa 6,7 miliardi. Hella è una realtà interessante perché il suo portafoglio di prodotti comprende componenti sulla cresta dell’onda, come fari LED, sensori, gestione dell’energia, apparecchi diagnostici, servosterzi, centraline per gli ADAS e altro ancora. Non è quindi un caso se si era parlato anche di un interesse di Knorr-Bremse verso Hella mentre altre voci avevano indicato anche Plastic Omnium come un potenziale acquirente.

     

    Dagli elettroni all’Idrogeno: cosa aspettarsi se Faurecia acquisisce Hella

    Il Gruppo combinato si concentrerà su quattro aree produttive: mobilità elettrica, anche con fuel cell a Idrogeno),ADAS e guida autonoma, abitacoli del futuro e la gestione del valore del ciclo di vita dei veicoli. Per i veicoli elettrici, per esempio, si vedrà la sinergia fra sistemi di gestione della batteria, convertitori DC-DC e caricabatterie di bordo di Hella con le batterie, i serbatoi per l'idrogeno e le fuel cell offerti da Faurecia. Sappiamo infatti che Symbio, la joint venture di Faurecia con Michelin, equipaggerà con sistemi misti fuel cell/batterie anche i commerciai leggeri Stellantis. Questa nuova entità promette quindi un buon posizionamento nelle tecnologie che dovrebbero svilupparsi di più nei prossimi anni e questo, visto l’impegno delle due aziende nell’aftermarket, si rifletterà anche sull’offerta agli operatori del post-vendita. Al riguardo segnaliamo che le vendite di componenti specifici per auto con motore a scoppio diminuiranno, per il nuovo gruppo, dal 25% del 2020 al 10% nel 2025.

     

    Nicodemo Angì

     

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