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venerdì, 26 Aprile 2024
  • La madre gli vieta i videogame. Lui la stupra e poi la uccide

    Accadeva un anno fa. Una storia del genere lascia davvero senza parole ma sicuramente con tanti interrogativi. Noah Crooks, 13 anni, americano. Dopo aver provato a stuprare la genitrice ed averla uccisa con una calibro 22, ha chiamato i soccorsi pronunciando queste parole: “Non sto scherzando affatto. Lei è morta. Ho paura. Ho ucciso la mia mamma con la mia calibro 22. Non so perché l’ho fatto”. In questi giorni, è iniziato il processo a suo carico anche se la vicenda ha avuto luogo un anno fa a Osage, Iowa. La motivazione? La madre gli aveva vietato di giocare ancora ai videogame. Pare che il ragazzo ci passasse la maggior parte del suo tempo e alla signora questo suo assentarsi dalla vita reale un po’ la preoccupava. Alla luce dei fatti possiamo dire che i suoi timori era più che fondati. La causa scatenante è stata quella di aver avuto un brutto voto a scuola e per punizione gli è stato negato di giocare a “Call of Duty”. Questo episodio ha scatenato la furia omicida del giovane che mai fino al quel momento aveva mostrato segni di squilibrio.

     

    La giuria ha da poco acquisito una telefonata al 911, il numero di pronto soccorso americano, che pare confermare il movente dell’assassinio della 37enne Gretchen Crooks: sarebbe stata proprio la lite scaturita dal sequestro del videogioco ad armare la mano del ragazzino. In 10 minuti al telefono con la polizia Noah ha aggiunto agghiaccianti dichiarazioni: “Mi sento pazzo e io so che non lo sono. Credo di avere una qualche forma di ADHD [sindrome da deficit di attenzione e iperattività., ndr]. Ho cercato di violentarla. Ho cercato di violentarla, ma non ho potuto farlo. Chi cerca di violentare la propria madre? La mia vita non vale più niente ora. Vorrei solo che fosse un sogno così potrei svegliarmi e baciarla e abbracciarla”. L’avvocato del ragazzo non nega che il suo assistito abbia ucciso la madre ma asserisce che sia stato colto da un “tumore di rabbia”, che gli ha fatto completamente perdere la ragione. A suo parere Noah soffrirebbe di disturbo esplosivo intermittente che gli provocherebbe comportamenti aggressivi e compulsivi. Proprio sul suo profilo Facebook, prima dell’uccisione, la madre aveva rivelato di essere molto orgogliosa del figlio, perché si era dimostrato essere un bravo sassofonista.

     

    FONTE: ilmessaggero.it
     

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