Sospensioni attive, controllare le ruote è meglio
Le sospensione attive sono un tipo di sospensione per i veicoli che utilizza un sistema di controllo e degli attuatori per controllare il movimento verticale delle ruote – o degli interi assali – rispetto alla scocca/telaio. La differenza con le sospensioni passive convenzionali è che i parametri fondamentali di queste ultime, elasticità e smorzamento, non sono regolabili e dipendono esclusivamente dalle caratteristiche dei sistemi elastici (molle, balestre, barre di torsione e simili) e da quelle dei componenti smorzanti, ossia gli ammortizzatori. Se molte motociclette hanno molle e ammortizzatori regolabili manualmente, qualcuna le ha attive come qualche automobile.
Le sospensioni attive variano dinamicamente le loro caratteristiche e permettono quindi di coniugare comfort, tenuta di strada e anche efficienza energetica nel caso riescano a variare anche l’assetto, per esempio abbassandolo su strade lisce e ad alta velocità. Le sospensioni attive si dividono in due classi: sospensioni attive ‘pure’ e sospensioni adattive o semiattive. Mentre le sospensioni semiadattative variano solo lo smorzamento dell’ammortizzatore per adattarsi dinamicamente alle condizioni stradali e al tipo di guida, quelle attive utilizzano attuatore per variare anche l’elasticità e l’altezza da terra. La già premiata soluzione di Marelli, anche se è ancora un prototipo, promette di avere in un unico componente elasticità e smorzamento.
L’aria al centro delle sospensioni attive pneumatiche
I vantaggi delle sospensioni attive sono l’ottenimento di una superiore qualità di guida e manovrabilità, evitando inoltre contatti tra il telaio del veicolo e il terreno e consentendo trazione e handling migliori. Ma come funzionano le sospensioni attive? Un elaboratore rileva, grazie a sensori distribuiti nel veicolo, lo stato della strada e i movimenti delle sospensioni e della carrozzeria e, utilizzando questi dati, controlla l’azione delle sospensioni attive o semiattive che siano.
Fra i vantaggi abbiamo un assetto molto più piatto in curva e con meno beccheggio in frenata e accelerazione. Le sospensioni utilizzate sugli autobus, grazie al fatto di essere pneumatiche, possono abbassare temporaneamente il pavimento del veicolo rendendo così più facile l’accesso per i passeggeri.
Queste sospensioni, oltre ad avere gli ammortizzatori regolabili, sostituiscono la molla metallica con un soffietto elastico che varia la proprio rigidezza e lunghezza modulando la pressione dell’aria al suo interno. Anche questi particolari possono usurarsi ed è quindi benvenuta la gamma ricambi di Kavo per numerose applicazioni delle sospensioni attive pneumatiche.
Come capire che le sospensioni attive sono guaste
Le sospensioni attive, siano esse con la molla metallica o pneumatiche, forniscono prestazioni superiori ma sono più complesse rispetto a quelle convenzionali. Quelle pneumatiche, per esempio, oltre ai soffietti hanno sensori di livello (distanza tra l’asse e la carrozzeria) e di accelerazione, la centralina di controllo ed elettrovalvole per regolare il flusso dell’aria compressa fornita da un compressore elettrico. È un sistema integrato nei bus di dati – quali il CAN Bus – del veicolo e questo permette eventualmente di scoprire qualche magagna con una diagnosi anche se difetti quali un tubo otturato possono essere più complicati da individuare con precisione. Un malfunzionamento si manifesta frequentemente con un assetto orizzontale o laterale asimmetrico, con l’automobile “seduta” o con il compressore che lavora quasi in continuazione.
I difetti delle sospensioni semiattive (che riguardano cioè gli ammortizzatori a controllo elettronico presenti anche in quelle attive pneumatiche) sono simili ma generalmente non colpiscono un assale intero ma una ruota, che manifesta eccessiva rigidità, con saltellamenti anomali, o al contrario un movimento “sfrenato” e ben diverso da quello consueto, controllato e confortevole. Anche in questo caso la diagnosi può aiutare a scoprire l’inghippo ma un trafilamento d’olio, per esempio, non è di comprensione immediata. Per fortuna i componenti come ZF forniscono formazione e ricambi con un’ampia gamma di referenze.